De Magistris candidato governatore in Calabria, ora il centrosinistra è pronto a trattare

De Magistris candidato governatore in Calabria, ora il centrosinistra è pronto a trattare
Prende corpo l'ipotesi del sindaco Luigi de Magistris candidato alle regionali della Calabria. Lo stesso ex pm non ne fa più mistero, e questo lascia intendere che...

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Prende corpo l'ipotesi del sindaco Luigi de Magistris candidato alle regionali della Calabria. Lo stesso ex pm non ne fa più mistero, e questo lascia intendere che oltre a essere un pensiero meditato da tempo, si avvicina il tempo delle decisioni. De Magistris ci pensa alla Calabria dove è molto radicato. Allo scranno nell'assemblea regionale, quello più alto, ci ha già quasi fatto la bocca. Certo resta prudente il sindaco ma il pensiero è fisso. Da quelle parti gode ancora di una ottima immagine positiva, da rivoluzionario, di certo meno appannata di quanto non lo sia quella napoletana. E che qualcosa si stia muovendo lo si capisce anche dai particolari, dagli atteggiamenti dell'ex pm, non sfuggiti all'occhio sempre attento dei frequentatori di Palazzo San Giacomo, anche se a ranghi ridotti. Per esempio, nella giornata di ieri de Magistris ha chiamato a rapporto tutti i manager delle partecipate. Che sono arrivati terrorizzati in Comune, si aspettavano il benservito, visto che si parla di rimpasto da tempo, da quando è stato approvato il bilancio per la precisione, con l'aiutino di forze politiche non della maggioranza, anzi. Il sindaco invece ha accolto i manager esortandoli a fare il meglio possibile per questo sprint di fine consiliatura. Un atteggiamento prudente, non incendiario, come quello di chi sta riflettendo sul futuro più che su altro senza - è bene chiarirlo - mollare Napoli. E con qualcuno si è anche lasciato sfuggire una mezza parola sulla vicenda della candidatura in Calabria anticipata da Il Mattino. Insomma, il sindaco - stando a quello che trapela - è molto interessato a quella opzione. E non è solo questione di trovare uno sbocco in politica, dal momento che tra sei mesi sarà fuori dal grande giro, ma anche di prospettiva politica a lungo termine e ricollocazione nell'area dove ha sempre dichiarato di sentirsi malgrado non abbia mai fatto alleanze, anzi ha sempre litigato: quella del centrosinistra allargato al M5S. 

La data del voto in questa vicenda è molto importante e vale la pena sottolineare come stanno le cose: il Governo ha stabilito che si devono aprire le urne in Calabria - dopo la scomparsa di Jole Santelli - tra il 10 febbraio e aprile. Era circolata in Calabria l'ipotesi di domenica 14 febbraio. Ma con il Covid in giro è molto improbabile che tale ipotesi si concretizzi. E questo farebbe piacere all'ex pm per preparare al meglio la campagna elettorale. Chiarita la vicenda delle date, la cifra politica dell'operazione de Magistris in Calabria è di natura nazionale e quindi squisitamente politica. De Magistris deve ricucire il rapporto con l'area politica di centrosinistra allargata al M5S. Quell'area politica vorrebbe strappare la Calabria al centrodestra. Personale politico di livello, qualificato, esperto e riconosciuto dal territorio non come un estraneo il centrosinistra allargato non ne ha. Contatti de Magistris li ha avviati già con Sinistra italiana. Inoltre il sindaco ha un curriculum calabrese niente male. Da magistrato ha fatto inchieste a Catanzaro - come quella denominata «Poseidone» - portate avanti 12 anni dopo dal procuratore Nicola Gratteri che hanno condotto a oltre 300 arresti sugli intrecci presunti tra mafia e Stato. Cosa che lo stesso sindaco non ha mancato di sottolineare schierandosi poi con Gratteri organizzando una mobilitazione per non «far sentire solo» il procuratore. La sostanza è questa: se de Magistris corre nel 2021 potrebbe rimbalzare come candidato al Parlamento nelle politiche del 2023. Se resta a Napoli il suo futuro politico sarebbe ancora più nebuloso.

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Il Mattino