«Con il Movimento 5 Stelle si può costruire una coalizione regionale. Io faccio un appello alle sensibilità migliori del Movimento su questo». Lo ha...
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«Credo che a giugno e luglio si apra una fase molto importante di consultazione per le prospettive regionali e nazionali. Io sono dell'idea di mettere in campo una coalizione regionale larga ma chiara. Partendo dal fatto che de Magistris e De Luca sono completamente alternativi». Lo ha detto Luigi de Magistris commentando la proposta di Nicola Oddati, membro della segreteria nazionale del Pd, di aderire alla corsa dem alle elezioni regionali del prossimo anno e sottolineando che «se ci sono le condizioni per allargare il campo bene. Se invece significa dire vogliamo dialogare però noi siamo sempre quelli di De Luca e dintorni, allora è una cosa che non ci interessa per nulla» «Noi - ha detto de Magistris - non parteciperemo a primarie di altri partiti o indette da altri partiti. Noi siamo disponibili a dialogare se si mette in campo una coalizione che sia di rottura e di affidabilità di governo, una coalizione che sia la resistenza delle Quattro Giornate, il Piave rispetto a Salvini. La Campania può essere l'unica regione in cui viene fermata l'avanzata di Salvini. Ma deve essere una coalizione alternativa a De Luca. Queste sono le due condizioni per cominciare a dialogare». De Magistris ha sottolineato che pensa a «un campo largo», spiegando che «guardiamo con molto interesse alla discussione che si aprirà nel Pd, in un'area moderata di centro ma anche di destra moderata, che non si riconosce nella posizione eversiva di Salvini. È un campo su cui si aprono le consultazioni e poi si decide. Poi noi comunque siamo pronti anche da soli a vincere le regionali. Da soli significa con il 'modello Napolì. Io non sono innamorato delle poltrone ma dell'idea che la Campania finalmente venga governata nello stile 'laboratorio Napolì, cioè mettendo insieme le forze civiche migliori, dando potere alla gente, al mondo dell'associazionismo, ai consiglieri, ai sindaci come sto facendo in città metropolitana». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino