Elezioni a Napoli, è caos Municipalità nel centrodestra: «Venti aspiranti presidenti»

Elezioni a Napoli, è caos Municipalità nel centrodestra: «Venti aspiranti presidenti»
Dieci Municipalità e venti candidati presidenti. La coalizione di centrodestra si spacca in due parti. Da un lato l'anima civica con l'appoggio di Forza Italia....

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Dieci Municipalità e venti candidati presidenti. La coalizione di centrodestra si spacca in due parti. Da un lato l'anima civica con l'appoggio di Forza Italia. Dall'altra Lega e Fratelli d'Italia. Le tensioni tra i diversi mondi che sostengono Catello Maresca sono venute a galla con la presentazione delle liste e in particolare sulla divisione dei candidati alle presidenze delle ex circoscrizioni. Una divisione tale che nemmeno i tentativi di mediazione del candidato sindaco sono bastati per evitare la spaccatura che rischia di favorire in maniera importante il centrosinistra per la vittoria nei parlamentini.

Ieri dallo staff del candidato sindaco hanno diffuso i nomi dei candidati presidenti delle Muncipalità ufficialmente sostenuti da Maresca. Si tratta dei candidati di Forza Italia e delle liste civiche. In quota azzurri saranno candidati i due uscenti Francesco de Giovanni (prima Municipalità) e Maurizio Moschetti (settima) ma anche Francesco Flores (quinta), Maurizio Lezzi (nona) e Massimo Scherillo (decima). Ciro Parulano e Stefano Di Vaio, candidati alla seconda e all'ottava Muncipalità, sono invece espressione di Essere Napoli. Mauro Santoro, che corre per la terza, è un nome di Cambiamo. Mentre direttamente legate alle civiche di Maresca sono Gennaro Albanese (quarta Muncipalità) e Stefano Marzatico (sesta). Poi, però, ci sono gli altri dieci candidati presidenti, quelli di Fratelli d'Italia e Lega, che sfideranno i candidati ufficiali di Maresca. In quota Prima Napoli (il nome con cui si è presentato il Carroccio alle comunali napoletane) ci sono Attilio Porricelli (prima Municipalità), Antonio Scalesse (terza), Giuseppe Basile (quarta), Emanuele Papa (quinta), Sabino De Micco (sesta) e Umberto Esposito (ottava). Espressione del partito di Giorgia Meloni sono invece: Nadia Salineri (seconda), Dario Renzullo (settima), Valerio Petra (nona) e Pino Di Guida (decima). 

Intanto non si è ancora risolto il giallo sulla lista Catello Maresca. Consegnata al fotofinish nella giornata di ieri, ha avuto notevoli problemi di compilazione. Dopo la lite, finita alle mani, tra Marco Nonno e Pietro Diodato, quest'ultimo aveva chiesto ospitalità nella lista del candidato sindaco. L'ex consigliere regionale si è sempre detto sicuro di essere presente in lista, ma nell'elenco fornito sabato sera dallo staff di Maresca il suo nome non c'era. Ieri mattina, però, è cambiato tutto. Dall'entourage del pm in aspettativa hanno fatto sapere che la lista diffusa il giorno prima conteneva degli errori. Ed in effetti i cambiamenti rispetto a quella precedente sono tanti. Oltre a Diodato, figurano anche i nomi di Lina Balestieri, Raffaella Castaldi e Nicola Marrone. Le due donne sono espressione dello stesso Diodato che ha chiesto l'inserimento in lista anche per loro. Ma non solo nomi nuovi, anche due esclusioni rispetto alla precedente versione della lista: Luca Zoppo e Luigi Leonardi. L'imprenditore antiracket che denunciò i clan è rimasto sorpreso dall'esclusione: «Non mi avevano informato, appurerò cosa è accaduto. Sosterrò comunque Maresca e darò il mio contributo nella sua battaglia per la legalità». Dallo staff del pm in aspettativa fanno sapere che i due tagli sono stati dovuti a carenze nella documentazione. Il giallo, però, resta. È evidente, ora, che erano pronte due liste Catello Maresca. Quale è stata davvero presentata agli uffici? Dall'entourage di Maresca assicurano che sia la seconda, con all'interno il nome di Diodato. 

Intanto in Prefettura la commissione deputata al controllo delle liste continua il suo lavoro. Ancora nulla trapela rispetto agli esiti delle verifiche sulle liste presentate. A rischio per il consiglio comunale, per il ritardo nell'orario di presentazione, c'è soltanto la lista Prima Napoli. La Lega, infatti, ha presentato il plico con le liste alle 12.01, così come registrato dagli uffici di Soccavo. Il coordinatore cittadino Severino Nappi però continua a dirsi tranquillo: «Sono sereno. Prima delle 12 i nostri delegati erano nell'ufficio, ci sono testimoni che possono confermarlo. In ogni caso due sentenze del Consiglio di Stato del 2019 stabiliscono che un lieve ritardo, quando i rappresentanti della lista si trovino nell'edificio comunale, non comporta l'esclusione». Per quanto riguarda le candidature alle Municipalità, invece, da verificare l'orario di presentazione della lista Catello Maresca e su un solo parlamentino di Noi campani per la città, che sostiene Manfredi. L'ufficio della Prefettura, però, dovrà valutare anche la correttezza di tutti i documenti presentati e vista la grande fretta in cui le liste sono state rifatte, nel centrodestra non manca un po' di apprensione per le risposte che arriveranno da Palazzo della Foresteria.

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Il Mattino