Berlusconi decide di giocare d'anticipo, sfodera il piglio decisionista e risolutivo stile 94 e cerca di ricompattare un partito negli ultimi mesi in preda a convulsioni,...
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E qui il lodo Campania con l'investitura di Caldoro (59 anni il prossimo 3 dicembre, ex governatore, già viceministro al Miur e poi ministro per l'Attuazione del programma) punta a giocare un ruolo non secondario nell'ottica di un ricompattamento del partito. A dirlo sarà a tarda sera lo stesso candidato: «Ringrazio il presidente Berlusconi - ha sottolineato - ora siamo al lavoro per un centrodestra allargato con l'apporto e il sostegno anche di liste civiche che racchiudano i valori dell'intera area moderata». L'obiettivo è rilanciare l'azione del centrodestra partendo da una regione cruciale per lo sviluppo del Mezzogiorno e farlo d'intesa con il crescente consenso della Lega, di Fratelli d'Italia ma anche di Cambiamo!, dei tanti gruppi moderati che troveranno espressione nelle liste direttamente collegate al presidente. «Insomma - riflette Caldoro - inizia e si rafforza un grande lavoro di ricucitura, di appello alla società civile, di apertura verso le forze sane e produttive della Campania». L'obiettivo non dichiarato è anche quello di intercettare i delusi del M5s (e in Campania sono tanti, anche nella stessa compagine parlamentare), di evitare smottamenti verso l'offerta renziana di Italia Viva e incunearsi in quelle sacche di insoddisfazione del mondo delle professioni e delle realtà produttive nei confronti dell'esperienza dell'amministrazione De Luca. D'altronde la scelta del leader di puntare su Caldoro sembra archiviare anche le altre ipotesi (spesso autocandidature spontanee) spuntate in Campania nelle ultime settimane e già in fibrillazione con annunciate convention come quelle organizzate per i prossimi giorni dall'ex assessore Severino Nappi o dai fratelli Antonio e Fulvio Martusciello. «Stefano tu hai fatto tante battaglie - ha detto il Cavaliere sciogliendo la seduta - sei bravo a ricucire. Affronterai anche questa». E già ieri sera primo briefing a ranghi serrati con tutti i parlamentari campani: assenti Mara Carfagna e il fido Gigi Casciello. L'operazione ricucitura comincerà proprio da qui: riportare a casa qualche figliol prodigo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino