Fase 2 a Napoli, de Magistris traccia il bilancio: «Tutti in strada con mascherine, nessuna criticità»

Fase 2 a Napoli, de Magistris traccia il bilancio: «Tutti in strada con mascherine, nessuna criticità»
Traffico sostenuto, gente in strada, attese alle fermate dei bus. La ripartenza a Napoli non ha visto orari sfalsati né movimenti differenziati. Oggi non è sembrato...

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Traffico sostenuto, gente in strada, attese alle fermate dei bus. La ripartenza a Napoli non ha visto orari sfalsati né movimenti differenziati. Oggi non è sembrato di essere ancora nel pieno di un'emergenza ma una giornata come una di quelle pre-lockdown. L'unica differenza l'hanno fatta le mascherine indossate in strada dalle persone sia a piedi, che sui mezzi pubblici che in auto. E probabilmente non c'è stato caos perchè le scuole e le Università sono rimaste chiuse. Dalla Regione Campania è comunque arrivato un contributo per cercare di evitare affollamenti. L'ingresso negli uffici regionali è stato infatti regolato dall'ordine alfabetico del cognome dei dipendenti entrati secondo fasce orarie diverse.


«Complessivamente non ho notizie di criticità. Le persone sono uscite e lo hanno fatto anche in tanti ma nell'assoluto rispetto delle disposizioni dettate dalle normative in atto quindi indossando mascherine e con distanziamento sociale». Questo un primo bilancio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interpellato dall'Ansa nel primo giorno della fase 2.
 
Il primo cittadino, nel dirsi «soddisfatto del comportamento dei napoletani», ha ribadito di avere chiesto al prefetto e al comandante della polizia municipale «di accentuare i controlli soprattutto per evitare assembramenti che da oggi costituiscono il rischio più delicato da affrontare. Soprattutto per questi primi giorni - ha sottolineato - ritengo che i controlli vadano concentrati anche nei parchi, nei cimiteri e alle principali fermate del trasporto pubblico e mentre si può allentare un pò il controllo individuale sulle persone perché ormai con la possibilità di svolgere attività motoria e la possibilità di recarsi dai congiunti quasi tutti hanno un titolo per poter uscire e quindi bisogna rimodulare diversamente le verifiche. Dal Prefetto ho avuto rassicurazioni in questo senso», ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino