Una sola candidatura già decisa - con una donna sola al comando - ed un'altra solo potenziale, almeno per ora. A poche settimane dalle elezioni per la presidenza, la...
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È ancora incerta, invece, la candidatura dell'ex rettore della Federico II Guido Trombetti. Prosegue il pressing degli ambienti vicini all'ex assessore regionale per indurlo ad accettare l'investitura. Una candidatura che vorrebbe di attirare altri consensi e forse anche portare dalla parte di Trombetti alcuni consiglieri ancora indecisi. Ma le perplessità dell'ex rettore sono aumentate nelle ultime ore. I Tanti impegni, ha fattio sapere, rendono complicata la sua scelta. E soprattutto da parte di Trombetti c'è sempre stato, fin dal primo momento, il desiderio di accettare la candidatura alla presidenza della Fondazione solo nell'eventualità di un quadro non diviso all'interno del consiglio, al riparo dalle lotte intestine che hanno caratterizzato l'ente negli ultimi mesi. Una condizione che appare piuttosto difficile da realizzare, in quanto Paliotto resta candidata e con un buon pacchetto di voti di partenza che la fa sentire sicura nell'andare alla conta.
Le dichiarazioni rilasciate al Mattino dal consigliere Orazio Abbamonte sulla «lobby degli accademici che vuole tenere la Fondazione nella sua sfera di influenza» sembrano aver lasciato il segno. L'opinione che filtra dal mondo accademico è che lo status di istituzione culturale della Fondazione implichi quasi giocoforza un'influenza da parte del mondo dei docenti universitari. Ma la sensazione è che la quasi unanimità auspicata da Trombetti sia lontana. In ogni caso la sua candidatura non è ancora esclusa, sebbene appaia un po' meno probabile di qualche giorno fa. I sostenitori dell'ex rettore sono tanti, in primis il vicepresidente della Corte dei Conti Francesco Fimmanò. «Sono un sostenitore di Trombetti - chiarisce lo stesso Fimmanò - non contro qualcuno, ma sempre e solo nell'interesse della Fondazione, anzi auspico che oltre a Trombetti altre eccellenze si facciano avanti per il Consiglio». Le nubi sulle elezioni sono destinate a diradarsi prima del 22 ottobre.
Ancora troppi interrogativi gravano, comunque, sulla Fondazione BancoNapoli, a partire dalla difficile situazione finanziaria. L'approvazione del Bilancio consuntivo 2017 è il primo scoglio da superare all'inizio della prossima settimana. L'ordine del giorno della seduta del Consiglio di lunedì prossimo non è ancora noto. Per ora i consiglieri generali in carica sono 16, ma il 22 ottobre è prevista anche la nomina del consigliere designato dall'Università Magna Graecia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino