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Uno scontro frontale non ha lasciato scampo a un centauro 39enne napoletano, morto dopo il violento impatto contro un'auto. Giovanni Baiano ha lottato tra la vita e la morte per due giorni, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale del Mare, ma non è riuscito a sopravvivere ai gravi traumi riportati nell'incidente che l'ha coinvolto domenica pomeriggio. L'uomo che era a bordo del proprio scooter, a Pianura, si è schiantato contro un'auto sulla quale viaggiava una famiglia con al seguito due minori. Subito dopo l'incidente, la vettura è stata abbandonata dal quarantenne che la conduceva e dai suoi familiari che si sono allontanati rapidamente dal luogo dello scontro ma, a distanza di due ore, sono stati tutti rintracciati e identificati dalla sezione Infortunistica della polizia municipale di Napoli.
Lo scooter e l'automobile stavano percorrendo direzioni opposte e sono stati ritrovati, entrambi, nell'area della carreggiata dove stava procedendo il centauro a bordo di un motociclo Sh, finito contro la parte anteriore di una Ford Focus. L'incidente, avvenuto intorno alle 17 su via Cannavino, strada a doppio senso di marcia nella periferia ovest di Napoli, è stato causato, molto probabilmente, dall'invasione di corsia da parte dell'automobilista, sebbene questa circostanza sia ancora al vaglio dei poliziotti municipali della sezione Infortunistica, comandata da Antonio Muriano. Il motociclo è stato ritrovato completamente accartocciato e, dai primi accertamenti effettuati sul luogo dell'incidente, nella porzione stradale occupata dal centauro sono stati ritrovati anche gran parte dei materiali di carrozzeria e di componenti meccaniche appartenenti ai due veicoli, oltre a un casco di protezione recuperato a diversi metri di distanza dal punto dell'impatto.
Dopo lo scontro, il quarantenne napoletano alla guida dell'auto si è allontanato dal luogo dell'incidente, insieme alla compagna e ai loro figli, un bambino di 10 anni e un altro di 3 mesi.
Le ricerche per risalire all'identità dell'uomo che conduceva l'automobile sono cominciate contemporaneamente allo svolgimento dei rilievi sul luogo dell'incidente, domenica pomeriggio e, dopo circa due ore dal rilevamento dello schianto, i poliziotti comandati da Muriano hanno raggiunto il quarantenne, identificandolo e interrogandolo sull'accaduto.
«Non volevo spaventare i bambini». È stata questa la spiegazione fornita dal quarantenne riguardo l'allontanamento dal luogo dell'incidente che, secondo quanto sostenuto dall'automobilista, avrebbe potuto rappresentare un trauma per i minori che si trovavano a bordo dell'auto. Le indagini dei poliziotti municipali sono ora concentrate sull'eventualità che l'uomo in fuga possa aver chiamato o meno il 118 per i soccorsi.
Ma ad aggravare ulteriormente la sua posizione è stata la scoperta di un illecito amministrativo riguardo l'uso della Ford Focus che era stata sottoposta a sequestro, sebbene riaffidata al proprietario, in quanto sprovvista di assicurazione. Entrambi i veicoli coinvolti nell'incidente mortale sono stati posti sotto sequestro mentre la salma di Baiano, che era stato ricoverato in un primo momento all'ospedale San Paolo e in un secondo momento trasferito all'ospedale del Mare, sarà sottoposta all'esame autoptico.
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