Incidente a Napoli, morto nello scontro frontale con un'auto: «Il conducente non lo ha soccorso»

Sull'auto che ha ucciso Giovanni viaggiava una famiglia con al seguito due minori

Auto contro moto, muore il centauro
Auto contro moto, muore il centauro
di Melina Chiapparino
Giovedì 6 Aprile 2023, 07:03 - Ultimo agg. 7 Aprile, 11:00
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Uno scontro frontale non ha lasciato scampo a un centauro 39enne napoletano, morto dopo il violento impatto contro un'auto. Giovanni Baiano ha lottato tra la vita e la morte per due giorni, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale del Mare, ma non è riuscito a sopravvivere ai gravi traumi riportati nell'incidente che l'ha coinvolto domenica pomeriggio. L'uomo che era a bordo del proprio scooter, a Pianura, si è schiantato contro un'auto sulla quale viaggiava una famiglia con al seguito due minori. Subito dopo l'incidente, la vettura è stata abbandonata dal quarantenne che la conduceva e dai suoi familiari che si sono allontanati rapidamente dal luogo dello scontro ma, a distanza di due ore, sono stati tutti rintracciati e identificati dalla sezione Infortunistica della polizia municipale di Napoli.

Lo scooter e l'automobile stavano percorrendo direzioni opposte e sono stati ritrovati, entrambi, nell'area della carreggiata dove stava procedendo il centauro a bordo di un motociclo Sh, finito contro la parte anteriore di una Ford Focus. L'incidente, avvenuto intorno alle 17 su via Cannavino, strada a doppio senso di marcia nella periferia ovest di Napoli, è stato causato, molto probabilmente, dall'invasione di corsia da parte dell'automobilista, sebbene questa circostanza sia ancora al vaglio dei poliziotti municipali della sezione Infortunistica, comandata da Antonio Muriano.

Il motociclo è stato ritrovato completamente accartocciato e, dai primi accertamenti effettuati sul luogo dell'incidente, nella porzione stradale occupata dal centauro sono stati ritrovati anche gran parte dei materiali di carrozzeria e di componenti meccaniche appartenenti ai due veicoli, oltre a un casco di protezione recuperato a diversi metri di distanza dal punto dell'impatto. 

Dopo lo scontro, il quarantenne napoletano alla guida dell'auto si è allontanato dal luogo dell'incidente, insieme alla compagna e ai loro figli, un bambino di 10 anni e un altro di 3 mesi. La famiglia che era a bordo dell'utilitaria ha abbandonato la Ford Focus in via Cannavino, per raggiungere la propria abitazione, che si trova sempre nel quartiere Pianura. Non è ancora chiaro se, subito dopo lo schianto, il 40enne o la sua compagna abbiano allertato i soccorsi, telefonando al 118 come, invece, hanno sicuramente fatto alcuni testimoni che avevano assistito all'incidente. Questa circostanza rientra tra le verifiche in corso da parte dei poliziotti municipali ma, in ogni caso, l'automobilista che dovrà rispondere del reato di omicidio stradale dovrà anche dar conto dell'omissione di soccorso.

Le ricerche per risalire all'identità dell'uomo che conduceva l'automobile sono cominciate contemporaneamente allo svolgimento dei rilievi sul luogo dell'incidente, domenica pomeriggio e, dopo circa due ore dal rilevamento dello schianto, i poliziotti comandati da Muriano hanno raggiunto il quarantenne, identificandolo e interrogandolo sull'accaduto. 

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«Non volevo spaventare i bambini». È stata questa la spiegazione fornita dal quarantenne riguardo l'allontanamento dal luogo dell'incidente che, secondo quanto sostenuto dall'automobilista, avrebbe potuto rappresentare un trauma per i minori che si trovavano a bordo dell'auto. Le indagini dei poliziotti municipali sono ora concentrate sull'eventualità che l'uomo in fuga possa aver chiamato o meno il 118 per i soccorsi.

Ma ad aggravare ulteriormente la sua posizione è stata la scoperta di un illecito amministrativo riguardo l'uso della Ford Focus che era stata sottoposta a sequestro, sebbene riaffidata al proprietario, in quanto sprovvista di assicurazione. Entrambi i veicoli coinvolti nell'incidente mortale sono stati posti sotto sequestro mentre la salma di Baiano, che era stato ricoverato in un primo momento all'ospedale San Paolo e in un secondo momento trasferito all'ospedale del Mare, sarà sottoposta all'esame autoptico. 

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