Napoli, arrestati «specialisti» in furti di auto Smart

Napoli, arrestati «specialisti» in furti di auto Smart
I carabinieri della stazione di Capodimonte hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di un 38enne un 39enne di Pianura...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I carabinieri della stazione di Capodimonte hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di un 38enne un 39enne di Pianura già noti alle forze dell'ordine. Nel corso di attività investigativa coordinata dalla procura di napoli i militari dell’arma hanno accertato che nel 2017, tra giugno e ottobre avevano preso a noleggio delle auto sotto falso nome (presentando documenti falsi). Poi, a bordo delle vetture prese a noleggio, giravano sul territorio della Campania alla ricerca di auto da rubare, principalmente Smart. I carabineri li hanno identificati a partire dalle foto che i due avevano apposto sui documenti falsi e hanno cominciato da subito a seguire i loro movimenti accertando il coinvolgimento nella commissione di tre furti, due a Capodimonte e uno a Salerno. Dopo il furto delle vetture le parcheggiavano nei pressi delle loro abitazioni e aspettavano qualche giorno per verificare se le vetture avessero qualche sistema di localizzazione nascosto e qualcuno fosse in grado di rintracciarle. Se nessuno andava a rinvenirle, le destinavano allo smontaggio e alla vendita dei pezzi sul mercato illegale dei ricambi o al cosiddetto “pezzotto”. Gli arrestati sono stati tradotti nella casa circondariale di Poggioreale.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino