Movida a Napoli, concerto abusivo con assembramento ai Banchi Nuovi: «Città in preda all'anarchia»

Movida a Napoli, concerto abusivo con assembramento ai Banchi Nuovi: «Città in preda all'anarchia»
Un vero e proprio concerto improvvisato quello che si è tenuto fino a pochi minuti fa nel centro storico della città. A largo Banchi Nuovi centinaia di ragazzi...

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Un vero e proprio concerto improvvisato quello che si è tenuto fino a pochi minuti fa nel centro storico della città. A largo Banchi Nuovi centinaia di ragazzi si sono ammassati intorno ad un artista di strada che, con chitarra e amplificatore, ha intonato alcune hit degli anni '90, scatenando l'entusiasmo irrefrenabile dei ragazzi che, come ogni fine settimana, si riversano nelle vie del centro storico.

Pochissime le mascherine - nonostante l'obbligo di indossarle nei luoghi affollati sia in vigore in tutta Italia - praticamente zero il distanziamento. In pochi minuti i due capisaldi della lotta al Covid sono letteralmente andati in fumo. Le immagini sono state postate dal Comitato Vivibilità Cittadina e Qualità della Vita di Gennaro Esposito e hanno scatenato un intenso dibattito tra i cittadini. Da un lato quelli schierati in favore della movida e dall'altro chi, pur dicendosi favorevole alla vita notturna, chiede la delocalizzazione della movida nelle ex aree industriali o, in ogni caso, maggiori controlli sul fronte della sicurezza e del rispetto delle normative anti-Covid. 

Il concerto improvvisato nel centro storico della città e in piena pandemia è solo l'ultimissimo episodio di una lunga serie di violazioni che ormai non sembrano impressionare più l'opinione pubblica. Altro "punto caldo" della movida - con relative polemiche dei residenti inferociti - sono i Quartieri Spagnoli dove, a causa della particolare conformazione della zona, la musica a tutto volume "sparata" dai locali percorre centinaia e centinaia di metri prima di dissolversi. Può così capitare di sentire nitidamente la musica e gli schiamazzi che provengono da centinaia di metri di distanza e di veder letteralmente vibrare porte e finestre degli appartamenti ai primi piani. Capitolo a parte per la pulizia e l'igiene delle strade. Moltissimi cittadini, infatti, lamentano la pessima - e incivile - abitudine di molti avventori dei baretti di espletare bisogni fisiologici in strada, incuranti della presenza delle abitazioni. 

La principale tesi sostenuta dall'amministrazione de Magistris, da sempre favorevole alla movida, è che le strade popolate diventino automaticamente strade sicure. Il continuo aumento di reati predatori messi a segno ai danni di turisti, però, smentisce in pieno questa tesi e lancia un ennesimo campanello d'allarme. 

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Il Mattino