Napoli Est, donna ammalata: a Poggioreale slitta lo sgombero dell'ex casa del custode

Anche la VI Municipalità si muove per liberare beni comunali occupati

Ponticelli
Si lavora senza sosta per liberare gli alloggi un tempo assegnati ai custodi di scuole e altri edifici comunali e che, a distanza di anni, risultano ancora occupati. Palazzo San...

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Si lavora senza sosta per liberare gli alloggi un tempo assegnati ai custodi di scuole e altri edifici comunali e che, a distanza di anni, risultano ancora occupati. Palazzo San Giacomo ha diffidato molte famiglie a lasciare i beni e a pagare le spese dovute. É il caso delle persone che da dieci anni occupano un alloggio nel rione Luzzatti a Poggioreale, quartiere nella zona orientale di Napoli, senza averne diritto.

L’alloggio di via Leonardo Murialdo, nell’edificio che ospita la biblioteca di quartiere, è tuttora utilizzato dalla moglie e dal figlio dell’ex custode deceduto nel 2014. La IV Municipalità li ha diffidati a lasciare libero l'appartamento e ha chiesto il pagamento per l’occupazione sine titulo. In risposta la donna, confermando la volontà di lasciare spontaneamente i locali, ha chiesto al Comune una proroga di un anno vista l'indisponibilità di un’altra abitazione e il fatto di essere malata. La 62enne, infatti, ha spiegato «di essere affetta da varie patologie per le quali necessita di assistenza e di non poter sostenere ulteriori fattori di stress». Lo si legge negli atti con cui la direzione della Municipalità San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Gianturco concede il rinvio dello sgombero di appena tre mesi ma conferma la richiesta di pagamento dell’indennità per l’occupazione abusiva.

Anche la VI Municipalità, che amministra i quartieri Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, si muove per recuperare beni pubblici. Dopo la diffida di fine novembre, infatti, l'ente lavora per rientrare in possesso di un locale abusivamente detenuto da un privato e per il quale si procederà allo sgombero coatto con l'intervento della forza pubblica in assenza di collaborazione da parte dell'occupante che rischia una denuncia all’autorità giudiziaria e di vedersi addebitate le spese per il deposito di mobili e altri oggetti.

Nella zona orienatele della città sono numerosi gli appartamenti ancora in uso dagli ex-custodi, da loro famigliari o da altri occupanti. Non soltanto quelli a ridosso delle numerose scuole ma anche di impianti sportivi e aree mercatali: l'obiettivo dell'amministrazione comunale è liberare tutti gli alloggi con l'obiettivo di restituirli all'uso pubblico.

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Il Mattino