Incubo Circumvesuviana, De Luca al contrattacco: «È colpa dei sindacati»

Incubo Circumvesuviana, De Luca al contrattacco: «È colpa dei sindacati»
Quando alle 8,20 circa Vincenzo De Luca, ai microfoni di radio Crc, comincia a mandare strali contro il ministro Toninelli prima e contro alcuni sindacalisti dell'Eav poi, in...

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Quando alle 8,20 circa Vincenzo De Luca, ai microfoni di radio Crc, comincia a mandare strali contro il ministro Toninelli prima e contro alcuni sindacalisti dell'Eav poi, in Circumvesuviana sono già state soppresse 8 corse: due lungo la linea per Sorrento, una su quella per Baiano, due sulla Napoli-Sarno, due per Poggiomarino e una diretta da Napoli a Torre Annunziata. In serata se ne conteranno saranno quasi 30 (27, stando alle comunicazioni ufficiali Eav), alle quali si devono aggiungere i vari ritardi.

 
È il bollettino di un'altra giornata infernale per i pendolari, resa ancora più infuocata dalle dichiarazioni del governatore della Regione Campania, che non lesina accuse, difende l'operato dei vertici Eav e se la prende pure con una parte dei lavoratori, rei di rifiutare lo straordinario e creare disagi. Ma in quest'ultimo periodo non è il rifiuto dello straordinario a provocare soppressioni e tagli in Circumvesuviana, è la mancanza di materiale rotabile, la fatiscenza dei treni, la loro fragilità.

Il presidente della Regione ne ha per tutti. Intanto se la prende con il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, che il giorno precedente a Salerno aveva ipotizzato un gestione diversa della Circumvesuviana direttamente dallo Stato. «Toninelli è un ministro che secondo me porta anche un po' seccia. Da quando è ministro se n'è caduto un ponte a Genova, una nave ha urtato una cosa a Venezia ed una seconda nave... quindi bisogna trattare la materia di questo ministro con molta prudenza. Soluzioni per la Circum? Per Toninelli sì, il barbiere». Poi passa ai sindacati: «Quella della Circumvesuviana è una situazione che sicuramente non va, ma dobbiamo accendere i riflettori su tutto. Dobbiamo fare sempre un'operazione verità: una delle cose che ritardano e creano problemi alla Circumvesuviana sono le guerre di alcuni settori sindacali che continuano a ricattare l'azienda. Molti dei ritardi si accumulano perché per una contrattazione su 100 o 200 euro di straordinario si ricatta l'azienda, e se c'è un solo conduttore, questo si rifiuta di fare lo straordinario. Parliamo chiaro, perché qui si butta sangue per fare un miracolo su tutti i settori. A volte, per un quarto d'ora di straordinario, bisogna subire ricatti inimmaginabili».

Le accuse di De Luca, però, vengono rispedite subito al mittente. Se ne fa carico il sindacato Orsa, che tra i suoi iscritti annovera molti macchinisti, tra le categorie (assieme ai capitreno) messe sotto accusa: «Le dichiarazioni del presidente della Regione Campania sono, come al solito, superficiali e disinformanti. Non è affatto vero che rifiutiamo lo straordinario o ricattiamo. Egli sfrutta la ribalta che gli viene proposta esclusivamente per gettare fango sui lavoratori, dalla sua sommaria analisi manca sempre il necessario mea culpa, sta alla guida della Regione dal 2015 e i risultati sono tornati ad essere, dopo una serie di alti e bassi, quelli della passata amministrazione. Basti guardare i bus o i treni in circolazione. Se afferma di aver salvato l'Eav dal fallimento e aver risollevato Eavbus dal fallimento, forse ha anche parzialmente ragione, ma sotto l'aspetto operativo la sua amministrazione lo sta portando a un fallimento per mancanza di mezzi di trasporto. Noi chiediamo una commissione d'inchiesta sull'Eav, verranno fuori davvero molte sorprese». Intanto, oggi i vertici Eav saranno in commissione trasparenza in consiglio regionale, convocati da Valeria Ciarambino.


I numeri sullo straordinario in Eav dicono, in effetti, che allo stato attuale è indispensabile ma che non si verifica il fenomeno del rifiuto. In passato c'è stato, come forma di protesta, ma ora il servizio si regge proprio sulle ore in più dei lavoratori e le soppressioni dipendono dalla mancanza di treni e da una rete ferroviaria carente. In Circumvesuviana mancano 59 tra capitreno e macchinisti: chiamarli allo straordinario è inevitabile e, del resto, ognuno di loro mette in tasca circa 15 euro lorde l'ora in busta paga. Con 7 ore al giorno sono circa 80 euro: difficile rifiutarli. Stamattina, intanto, va in scena la protesta dei pendolari al terminal di Porta Nolana: striscioni e cartelloni per chiedere un servizio efficiente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino