Bimba ferita a Napoli, Noemi respira meglio: via i coaguli, potrebbe essere estubata entro 24 ore

Bimba ferita a Napoli, Noemi respira meglio: via i coaguli, potrebbe essere estubata entro 24 ore
C'è qualcosa di nuovo nella situazione clinica della piccola Noemi, la bambina rimasta gravemente ferita venerdì scorso a piazza Nazionale davanti a un bar...

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C'è qualcosa di nuovo nella situazione clinica della piccola Noemi, la bambina rimasta gravemente ferita venerdì scorso a piazza Nazionale davanti a un bar durante un raid criminale, trafitta ad entrambi i polmoni da un proiettile vagante. Ieri sono stati eliminati con una broncoscopia alcuni coaguli che ostruivano i bronchi che alimentano il polmone di sinistra (il più danneggiato) ed entro le prossime 12-24 ore si procederà a un tentativo di staccare la bambina dal respiratore artificiale per provare a vedere come reagirà con il ritorno alla respirazione autonoma. Tutto procede con molta gradualità.

 
È stata la angioTac con mezzo di contrasto, effettuata martedì sera subito dopo la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a evidenziare e confermare la profonda sofferenza del polmone sinistro che sembrava quasi inerte. Pertanto si è deciso d'intervenire con una esplorazione. Ieri mattina i rianimatori, con l'aiuto della squadra di pneumologi, hanno praticato una broncoscopia. L'obiettivo era valutare la presenza di ostruzioni che impedissero il passaggio dell'aria ostacolando il flusso di ossigeno e dunque l'attività polmonare. Attraverso un tubicino a fibre ottiche, attrezzato all'estremità con una microtelecamera, è stato esplorato un lungo tratto delle principali ramificazioni dell'albero bronchiale di sinistra. Effettivamente, come ipotizzato dai medici, sono stati individuati una serie di coaguli, residui e frammenti di tessuto inerte, che ostruivano le vie respiratorie. È stato così possibile pulire i bronchi ed eliminare tali ostacoli per aspirazione. Subito dopo è stata immessa aria ad alto flusso nel polmone sofferente. Quello di destra infatti, pur ferito, funziona discretamente. Ciò rappresenta il primo passo per la ripresa di Noemi e per una risposta clinica che vada verso l'auspicato miglioramento. Ora si progetta un graduale ritorno alla coscienza e alla autonomia del respiro della bambina.

I medici, riuniti nel primo pomeriggio di ieri in un consulto multidisciplinare, al quale hanno partecipato anche alcuni specialisti di branche pneumologiche di altre aziende sanitarie napoletane, restano molto prudenti, ma si intravede nelle loro parole un primo segnale di ottimismo dopo la profonda preoccupazione manifestata nei giorni scorsi. L'unica certezza è che per Noemi ci vorrà molto tempo. La bambina è sempre sedata e intubata, dunque assistita meccanicamente, per facilitare la respirazione, anche in ragione dello stress subito con le indagini diagnostiche e le manovre esplorative effettuate ieri. Pertanto la prognosi resta riservata ma i timidi segnali di riattivazione dell'attività respiratoria anche al polmone sinistro lasciano ora ben sperare. È questo il presupposto che si attendeva per un processo di recupero che, in presenza di aria che torna a scorrere, riduce anche i rischi infettivi.


I medici hanno per questo programmato di tentare di svezzare la bambina dal respiratore artificiale. Un test è programmato nel corso delle prossime 12 o 24 ore. In vista di questo primo piccolo traguardo la sedazione è stata resa meno profonda. Dalla miscela di farmaci anestetici che sono somministrati a Noemi da quasi una settimana, per tenerla al riparo dal dolore e dallo stress, è stato eliminato il curaro che agisce sulla muscolatura. Ciò faciliterà il movimento di espansione della gabbia toracica che la piccola mette in atto automaticamente per approvvigionarsi di ossigeno e liberarsi dall'anidride carbonica che si accumula nel sangue. La cinghia di trasmissione che unisce il torace ai polmoni è rappresentata dai due foglietti pleurici, una sorta di sacco di aspirazione sotto vuoto, che provvidenzialmente sembrano funzionare discretamente nonostante i fori dovuti al proiettile. Il polmone destro è ben espanso ed ha buona funzionalità. Continua il monitoraggio di tutti i parametri vitali ma c'è l'incognita del polmone sinistro che dovrebbe ripartire per consentire a Noemi di lasciarsi alle spalle il peggio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino