Ora che la bomba è esplosa, si sta generando una reazione a catena. Decine le segnalazioni di irregolarità durante i test di ingresso alla facoltà di...
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Il loro racconto è dettagliato e puntuale, e ai legali è stato fornito un consistente numero di foto che mostrano tutte le irregolarità avvenute e contestate alla commissione. «I cellulari non sono stati ritirati all'entrata dell'aula e non sono stati utilizzati strumenti per individuare oggetti tecnologici, come invece accade prima delle prove della Seconda Università. Le borse erano a portata di mano e dentro poteva esserci qualsiasi strumento come un cellulare o tablet da poter utilizzare». E molti il cellulare l'hanno preso eccome, come testimoniato da uno dei numerosi scatti in possesso dei ricorsisti. «Il fatto più eclatante, segnalato alla commissione, è stato però quello dei tre in coda alla fila che hanno estratto una penna e continuato a segnare domande sul foglio. Ma è accaduto molto altro, anche di più grave, che per ora preferiamo non dichiarare pubblicamente: è contenuto nel ricorso che presenteremo».
E il «molto altro» se lo lasciano sfuggire i candidati di altre aule. «Prima dell'inizio della prova, davanti ai bagni, c'erano persone che passavano foglietti a candidati che li aspettavano.
«Aspettarmi un valore sui 70 e ritrovarmene uno sui 40 mi ha sconvolto, poi approfondendo la lettura ho avuto la certezza che quel compito non era il mio». Il candidato si basa infatti sulle due domande di cultura generale. «Le avevo indovinate entrambe, eppure mi sono stati assegnati 1,1 punti: cioè una giusta e una errata. Ora, o il calcolatore commette errori di lettura, oppure il mio foglio è stato assegnato a qualcun altro. E se venerdì prossimo quando uscirà il punteggio connesso alla scheda anagrafica, avrò la certezza che quella prova non è la mia, penso di rivolgermi a un avvocato fornendo informazioni tali da poter identificare il mio test». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino