Hanno sperato fino all'ultimo che si trattasse di un equivoco, poi hanno invocato almeno una soluzione di ripiego. E, in serata, si sono dovuti arrendere: la vacanza è...
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Balkan Express ha provato in ogni modo a proteggere la vostra partenza rivolgendosi anche ad altre strutture in loco, ma purtroppo non è stato possibile». E i tentativi devono essere andati a vuoto. Tanto che, alle 19, è arrivata un'altra comunicazione, questa volta attraverso la pagina Facebook. «In seguito alla repentina rottura dei rapporti commerciali con il nostro principale fornitore dei servizi a terra si legge ci vediamo costretti a sospendere la programmazione per Sharm El Sheikh sino al 28 marzo 2018. Provvederemo a stretto giro ad eseguire un parziale rimborso degli importi già versati per le prenotazioni confermate, in misura proporzionale alle nostre attuali disponibilità di cassa». Seguono le rassicurazioni: la restante parte dei rimborsi verrà corrisposta nel più breve tempo possibile e Balkan Express aggiunge di aver sottoscritto «la polizza Filo diretto Protection in sostituzione del Fondo di Garanzia, per proteggere i viaggiatori anche in caso di annullamento del viaggio per insolvenza temporanea del tour operator». La compagnia non ha diramato alcuna comunicazione ufficiale ulteriore per meglio spiegare il problema, le poche e discontinue notizie arrivano dai social network e dai blog specializzati in viaggi, dove sono comparse le lamentele dei clienti che si sono visti annullare la vacanza all'ultimo momento. A quanto si apprende, il tour operator aveva accordi con AlMasria Airlines e Air Cairo per due voli. Il problema sarebbe nato in Egitto dove, come hanno raccontato sul Web dei clienti, le strutture ricettive non avrebbero ricevuto la copertura delle prenotazioni e quindi avrebbero costretto gli ospiti ad abbandonare le camere in piena notte per farli rientrare in Italia; dopo ciò Balkan avrebbe, in attesa di chiarire la situazione in loco, deciso di sospendere le nuove partenze.
In altre parole, l'ingranaggio che si sarebbe bloccato sarebbe stato il tramite tra il tour operator italiano e gli hotel
egiziani in cui i viaggiatori avevano prenotato. Tra le risposte c'è anche quella di Ahmed El Bastawissy, che afferma di lavorare con la società Sun International For Tourism, una delle principali del settore in loco. L'uomo, contattato da diversi viaggiatori, ha scritto che il problema sarebbe l'assenza di coperture per le prenotazioni per il prossimo anno, che gli hotel non avevano ricevuto il denaro e quindi non hanno accettato il soggiorno. Molti degli utenti si sono riversati sulla nuova pagina Facebook aperta dal tour operator proprio per promuover le nuove mete. «Dopo neanche un giorno dal nostro arrivo a Sharm scrive una donna intorno a mezzogiorno ieri notte di fretta ci hanno obbligati a lasciare l'albergo e rientrare senza dare motivazioni».
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Il Mattino