È il simbolo della storia della città e delle sua tradizioni religiose e culturali ma è anche il monumento del degrado favorito dall'inesorabile passaggio del tempo che scorre senza la salvaguardia di un patrimonio che se investito bene, può ancora offrire vantaggi in termini di qualità urbana. Palazzo Verna, edificio che risale al 1300 e che sorge nel cuore del centro antico di Marigliano, torna alla ribalta: la Regione Campania ha detto sì alla proposta di un concorso di progettazione presentato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Jossa che sarà in gran parte finanziato attraverso le risorse stanziate dall'ente di palazzo Santa Lucia con il bando per la promozione della qualità dell'architettura.

Una occasione colta al volo dall'amministrazione comunale che ad aprile si candidò per ottenere il contributo regionale per avviare il percorso di valorizzazione non solo dell'edificio ma anche delle tradizioni storiche che ne hanno tramandato fino a oggi prestigio e valore. L'idea è infatti quella di acquisire il migliore progetto con il quale poi poter concorrere per ottenere altri finanziamenti per trasformare le idee in fatti. 

Nell'attesa sarà avviato un percorso di partecipazione popolare che come accaduto con il Puc possa favorire il coinvolgimento dei cittadini nel processo di valorizzazione del tessuto urbano, culturale economico e sociale della città. Sarà per questo che la notizia del cofinanziamento regionale è stata commentata positivamente dal primo cittadino Peppe Jossa per il quale il risultato raggiunto è «un nuovo traguardo nell'attività di scouting dei finanziamenti per realizzare importanti attività sul territorio cittadino». Solo poche settimane fa infatti, la città di Marigliano è stata inserita tre le 271 città italiane ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell'abitare del ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili promosso dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e co-finanziato con le risorse del PNRR e le risorse assegnate alla proposta ammontano a 15 milioni di euro.

«Sono due volte soddisfatto - ha detto il sindaco Jossa - perché uno dei nostri siti simbolo sarà strappato agli attacchi del tempo e dell'abbandono; e perché, così come ci eravamo prefissi, stiamo mettendo in campo le migliori energie e le migliori competenze per intercettare risorse delle quali beneficeranno i nostri concittadini in termini di miglioramento della qualità della vita e del contesto urbano. Senza assottigliare le finanze comunali già stressate porteremo avanti progetti di ampio respiro e soprattutto non fini a se stessi».

«Puntiamo adottenere - ha spiegato l'assessore alla pianificazione territoriale Anna Terracciano - proposte in grado di coniugare tutela del passato ed innovazione». Ex complesso monastico carmelitano dei santi Giuseppe e Teresa fin dal 1300, palazzo Verna fu ampliato nel Cinquecento e nel Seicento e divenne casa gesuitica nel XVIII secolo e poi sede della scuola Antonia Maria Verna fino al sisma del 1980 che danneggiò gravemente la monumentale struttura.