Alla spada di Alberto da Giussano vorrebbero opporre chitarre e percussioni. E per replicare al logoro repertorio dell'ostilità, fatto di cori da stadio e insulti...
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Mi sembrerebbe un paradosso che dopo tutta quella pagliacciata per far parlare Salvini in nome della democrazia, si vietasse un concerto che vuole portare un messaggio di gioia e di pace. Salvini ci ha offesi per anni, ha cantato che quando arrivano i napoletani la puzza è tale che scappano anche i cani. E adesso viene a Napoli a dirci che vuole salvarci da quelli un po' più a Sud, i nuovi puzzolenti dai quali scappano i cani. Eppure il governo ha requisito la Mostra d'Oltremare per farlo parlare. Noi andiamo solo a suonare. Se non dovessero concederci il prato? Stiamo anche valutando l'ipotesi di suonare su un camion (ma si parla anche di una street parade che potrebbe terminare in un campo di calcio, ndr). Certo, tecnicamente è più complicato. Ma se dovesse andar male, ci arrangeremo». Purché quell'arrangiarsi non lo si chiami arte. «Semmai, la creatività è un valore aggiunto - dice Jovine -. Ed è proprio quello vogliamo portare alla gente di Pontida: due ore di spettacolo con circa venti cantanti e una band con batteria, tre chitarre, basso, tastiere e percussioni. Per prepararlo, abbiamo fatto tre giorni di prove dalle 10 alle 20, un lavoraccio. Eppure c'è un'energia pazzesca, siamo tutti uniti per la stessa causa».
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Il Mattino