Soresa, è bufera sulle promozioni: ora la Regione scende in campo

Soresa, è bufera sulle promozioni: ora la Regione scende in campo
Bocche chiuse e un po' di tensione in Soresa. La valanga di promozioni effettuate il 16 aprile scorso con effetto immediato dal direttore generale Gianluca Postiglione non...

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Bocche chiuse e un po' di tensione in Soresa. La valanga di promozioni effettuate il 16 aprile scorso con effetto immediato dal direttore generale Gianluca Postiglione non sono passate inosservate al governatore della Campania Vincenzo De Luca che - secondo indiscrezioni - non era stato informato anche se il passaggio degli ordini di servizio al presidente della Regione non è un obbligo. Tuttavia sul caso - sollevato da Il Mattino - è subito intervenuto. «Si tratta di promozioni e non di assunzioni. Quindi è una questione interna a Soresa che ovviamente verificheremo. Se le procedure sono corrette saranno accettate, altrimenti saranno revocate». È proprio sulle procedure adottate che si concentra l'attenzione. E passato il ponte tra 25 aprile e primo maggio verranno verificate una per una perché certo 33 avanzamenti di carriera su novanta dipendenti non possono essere considerati pochi.


 
LA LETTERA
A sorpresa nella giornata di ieri è stata fatta circolare nella sede di Soresa tra i dipendenti una lettera indirizzata al presidente della giunta De Luca, al consiglio d'amministrazione presieduto da Corrado Cuccurullo, al direttore generale di Soresa Postiglione e alle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Fismic Confsal, con la quale i sottoscrittori (nella giornata di ieri sono stati 33, un numero sicuramente casuale rispetto alle 33 promozioni) prendono le distanze proprio dall'operato dei sindacati «in deficit di rappresentanza» (24 iscritti - si legge - sui 92) e elogiano il management. «Per la prima volta - si legge - dall'insediamento del nuovo direttore generale e dell'attuale cda si è inaugurata una stagione nella quale i percorsi di professionalizzazione sono stati improntati a criteri meritocratici». «Tanto premesso - aggiungono - ci preme ribadire con forza che siamo assolutamente in linea con le politiche recentemente assunte dal management e chiediamo di non prestare il fianco alle richieste sindacali nelle quali non ci riconosciamo per forma e contenuti. Siamo consapevoli di aver raccolto unicamente il frutto del nostro impegno dimostrato negli anni, della nostra capacità di sacrificio per il buon nome della Società e per il conseguimento degli obiettivi aziendali che sono anche i risultati del nostro socio unico, Regione Campania». Come detto la lettera nella giornata di ieri portava la firma di 33 dipendenti ma - secondo indiscrezioni - non sarebbe stata ancora inviata agli intestatari perché si vorrebbe ottenere qualche firma in più.
I CHIARIMENTI
Il consigliere regionale dei Verdi e membro della Commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli vuole vederci chiaro. «Abbiamo depositato un'interrogazione alla giunta - spiega - per fare chiarezza sulla pioggia di promozioni nella Soresa, l'azienda che funge da centrale acquisti del sistema sanitario in Campania. In base all'ordine di servizio saranno promossi 33 dipendenti su 90 totali. Numeri consistenti che appaiono abbastanza strani». «L'altissimo numero di premi - aggiunge - per i dipendenti ha messo in allerta anche i sindacati. Chiederemo di fare chiarezza ed esporre quali criteri di premialità sono alla base delle promozioni in modo da comprendere quanto sta accadendo in Soresa».
PORTE APERTE

Sempre nella giornata di ieri è stato inviato ai dipendenti della società un avviso in base al quale si invita tutti a tenere le porte aperte delle proprie stanze poiché «in seguito alle verifiche ispettive saltuarie è emersa la prassi di tenere le porte di alcune stanza chiuse limitando così l'accesso ispettivo dei dirigenti e di tutto il personale preposto alle verifiche inerenti alla produttività».
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Il Mattino