Prendersi cura dell'igiene orale del proprio cane è, quasi sempre, un compito arduo. I nostri amici a quattro zampe, infatti, molto spesso non gradiscono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'allarme lanciato da alcuni veterinari britannici, d'altronde, è chiarissimo: usare prodotti non specifici per l'igiene orale dei cani può avere sugli animali delle conseguenze assolutamente letali. Come riporta il Telegraph, i veterinari della RSPCA (una sorta di Ente Nazionale Protezione Animali d'Oltremanica) hanno avvertito su tutti i rischi, piuttosto concreti, che può avere l'utilizzo di alcuni prodotti sui nostri cani.
I dentifrici tradizionali, quelli utilizzati dall'uomo, contengono due sostanze che per i cani sono molto tossiche. La prima è il fluoruro, che se ingerito anche in piccolissime dosi può causare diarrea e vomito. La seconda, che è ancora più tossica per i cani, è lo xilitolo, un dolcificante artificiale contenuto in quasi tutti i dentifrici che utilizziamo ogni giorno, che per i nostri amici a quattro zampe può causare infezioni che, se non trattate immediatamente, possono portare fino alla morte.
Proprio per questo motivo, esistono sul mercato diversi prodotti specifici per l'igiene orale di cani e gatti. In Gran Bretagna, però, secondo un sondaggio, almeno l'8% dei padroni utilizzano gli stessi spazzolini e dentifrici per i loro cani. Purtroppo, la composizione chimica dei dentifrici di uso comune non è adatta all'organismo dei cani ed è per questo che, se ci vogliamo davvero prendere cura della loro igiene orale, non possiamo non utilizzare prodotti specifici, dai dentifrici agli spazzolini, passando per bastoncini e snack. Tutti prodotti mediamente più costosi di quelli utilizzati per la nostra igiene orale, ma alla luce dell'allarme lanciato dai veterinari, i padroni di cani non hanno scelta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino