Pedofilia, salta un altro cardinale per aver coperto abusi: il Papa manda in pensione Ezzati

Pedofilia, salta un altro cardinale per aver coperto abusi: il Papa manda in pensione Ezzati
Città del Vaticano – Un altro cardinale (stavolta cileno) finisce nella bufera per avere coperto degli abusi. Si tratta di Ricardo Ezzati, al centro di un processo...

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Città del Vaticano – Un altro cardinale (stavolta cileno) finisce nella bufera per avere coperto degli abusi. Si tratta di Ricardo Ezzati, al centro di un processo civile presso la Corte d’Appello a Santiago. La Procura locale ha stabilito che durante tutto il periodo in cui ha retto la diocesi avrebbe nascosto informazioni alla polizia. «Continueremo a indagare su tutto il periodo in cui è stato arcivescovo».


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Il cardinale 77enne di origine italiana è il secondo cardinale cileno a rispondere sugli insabbiamenti che avvenivano in passato, dopo Errazuriz che, tra l'altro, era uno dei collaboratori di Papa Francesco e membro del C9 (ormai diventato C6 dopo le dimissioni anche del cardinale Pell, in carcere in Australia, per abusi su minori). La sua uscita di scena causa l'ennesimo imbarazzo al pontificato messo a dura prova da un evidente deficit di trasparenza e coerenza nella lotta agli abusi. La scorsa settimana, anche in Francia, è stato condannato (sempre da un tribunale civile) il cardinale Barbarin per non avere denunciato alla polizia un prete pedofilo a Lione. Il Papa, in questo caso, ha lasciato a Barbarin lo libertà di decidere cosa fare e l'arcivescovo ha scelto di ritirarsi per un po' a meditare, affidando la diocesi di Lione ad un sostituto.

Il caso Ezzati in Cile sta sconvolgendo l'opinione pubblica e ha costretto il Papa a prendere provvedimenti. Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale di Santiago e nominato un Amministratore Apostolico “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis”, praticamente un commissariamento, nella persona di monsignor Celestino Aós Braco, uno spagnolo nato nel 1945.


In Italia il vaso di Pandora relativo alla copertura degli abusi da parte dei vescovi non si è ancora infranto. Forse perchè nel nostro ordinamento civile i vescovi non solo non hanno l'obbligo di denunciare alla magistratura notizie di reato, ma ricevono dalla Procura le informazioni su eventuali indagini in corso nella diocesi, in virtù di un articolo contenuto nei Patti Lateranensi ancora in vigore.   

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Il Mattino