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BUJUMBURA - Preso il killer delle suore italiane massacrate in Burundi.
L'assassino delle tre suore italiane, uccise nel loro convento in Burundi, è stato arrestato. Lo riferisce la polizia locale precisando che l'uomo ha confessato il delitto. L'uomo fermato aveva con sè il cellulare di una delle suore assassinate e la chiave del convento.
"È TORNATO NEL CONVENTO" L'assassino delle tre missionarie italiane in Burundi, arrestato oggi, è tornato nella notte in convento dopo i primi due delitti per uccidere la terza religiosa. È quanto emerge da fonti della polizia dopo l'arresto e la confessione del killer.
UNA CARNEFICINA (di Marco Zorzo) Orrore e terrore in un’Africa che non conosce la parola pace. Stavolta la carneficina, come in un film horror, si è consumata nel convento di Kamenge, un quartiere di Bujumbura, nella parrocchia Guido Maria Conforti in Burundi.
Tre missionarie saveriane italiane sono state uccise. Massacrate, una pure decapitata. Ed è giallo su eventuali stupri: «Le suore uccise non hanno subito violenza sessuale», dicono fonti missionarie saveriane.
Suor Lucia Pulici, 75 anni, originaria di Desio (Monza), e suor Olga Raschietti, 83 anni, vicentina, sono state aggredite domenica pomeriggio. La terza missionaria, la padovana Bernardetta Boggian, 79 anni, è morta in un secondo momento, nella notte tra domenica e lunedì. Le autorità non si sbilanciano: forse il tragico esito di una rapina, hanno ipotizzato dalla diocesi di Parma.
Tuttavia il governo di Bujumbura ha precisato che il furto non sembra essere tra i motivi del crimine.
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Il Mattino