Madrid. Il ritorno della 'figliola prodiga' Cristina di Borbone, dopo l’assoluzione al processo Noos, commuove il re emerito Juan Carlos, ma lascia gelido il monarca...
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Nella cappella del Palazzo Reale, tutti gli occhi dei nobili e blasonati, in rigoroso nero a lutto, erano puntati su di lei, la secondogenita di Juan Carlos, di 51 anni, e su un possibile rincontro con il fratello, il re Felipe VI. Presenti alla cerimonia, i monarchi emeriti Sofia e Juan Carlos, che si è sciolto in un lungo abbraccio alla figlia, mentre il fratello Felipe, accompagnato dalla moglie Letizia, non l’ha degnata di uno sguardo.
Dopo la proclamazione a re, Felipe VI ha ‘cancellato’ le sorelle Cristina ed Elena, dalla Famiglia Reale, riducendola ai monarchi in carica, alle loro figlie – le infante Leonor e Sofia – e a Juan Carlos e Sofia di Grecia. Cristina ed Elena di Borbone fanno solo parte della ‘famiglia del re’ e sono escluse dagli atti ufficiali. Tuttavia ieri la loro presenza era giustificata perché si trattava di una funzione familiare. La prima alla quale Cristina partecipava dopo ‘l’esilio’ forzato di 4 anni e l’assoluzione, nello scorso febbraio, dall’accusa di essere cooperatrice necessaria di due reati fiscali commessi dal marito, Iñaki Urdangarin negli anni 2007 e 2007 con la sua fondazione Noos. Accuse per le quali l’ex campione olimpionico di pallamano, riconosciuto colpevole di prevaricazione, truffa e frode fiscale, è stato condannato a sei anni e tre mesi di reclusione, con pena sospesa.
Vestita di nero, doña Cristina è arrivata alla cappella assieme alla sorella Elena e hanno preso posto nel banco in prima fila, accanto a Pilar e Margherita, le sorelle di Juan Carlos. Pochi minuti dopo, l’ingresso di Juan Carlos e Sofia, con i quali le infante hanno incrociato prima sorrisi, poi Cristina ha abbracciato affettuosamente il padre che si era avvicinato a salutarla. Un’accoglienza molto diversa da quella riservatale da re Felipe e Letizia che, all’arrivo alla funzione religiosa, hanno evitato di incrociare gli sguardi con Cristina e hanno mantenuto un atteggiamento freddo e distaccato durante l’intera cerimonia, per nulla disposti a riabbracciare la ‘figliola prodiga’. Per loro Cristina resta la pecora nera di famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino