Aung San Suu Kyi interviene pubblicamente sulla crisi dei Rohingya per denunciare quello che definisce «un enorme iceberg di disinformazione» sul conflitto, che fa gli...
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«Sappiamo molto bene, meglio della maggior parte delle persone, ciò che significa essere privati del rispetto dei diritti umani e della protezione garantita dalla democrazia». «Per questo ci assicuriamo che tutti nel nostro paese godano della tutela dei loro diritti così come del diritto ad una protezione umanitaria e sociale oltre che politica». Nella dichiarazione del Premio Nobel per la Pace e de facto leader di Myanmar si denuncia poi l'esistenza di molte fotonotizie false, che sono solo «la cima di un enorme iceberg di disinformazione calcolato per creare molti problemi tra diverse comunità allo scopo di promuovere l'interesse dei terroristi». L'ultimo conflitto è scoppiato il 25 agosto scorso, quando miliziani rohingyia hanno attaccato postazioni di polizia, scatenando una controffensiva militare che ha provocato una fuga in massa di civili Rohingya verso il Bangladesh.
Intanto, dopo giorni di intensa diplomazia telefonica per cercare una soluzione alla crisi della minoranza islamica dei Rohingya in Birmania, il presidente turco Erdogan ha inviato in prima linea la moglie Emine.
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Il Mattino