Decreto taglia-bollette, la proposta di Di Maio: così salviamo le imprese

Decreto taglia-bollette, la proposta di Di Maio: così salviamo le imprese
«Gli italiani non possono reggere ancora il peso di questa crisi: non appena arrivati al governo, abbiamo in programma un decreto Taglia-Bollette». Il ministro degli...

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«Gli italiani non possono reggere ancora il peso di questa crisi: non appena arrivati al governo, abbiamo in programma un decreto Taglia-Bollette». Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annuncia il suo piano di interventi per calmierare il prezzo delle bollette in vista dell'inverno. Il leader di Insieme per il Futuro, che si giocherà la sua rielezione in Parlamento nel collegio uninominale di Napoli-Fuorigrotta contro la collega Mara Carfagna, l'ex ministro Sergio Costa e l'ex plenipotenziaria di Fi Mariarosaria Rossi. «In via emergenziale - è il piano di Di Maio per dare ossigeno agli italiani - lo Stato paga l'80% della bolletta delle imprese almeno fino a fine anno: una misura che costa 13,5 miliardi di euro, ma che porta con sé enormi benefici ed evita a tante aziende, lavoratori e famiglie di finire sul lastrico per il prezzo incredibile raggiunto dal gas: siamo arrivati a 340 euro al Megawattora contro i 40 del periodo precedente a questa crisi». 

Non è un libro dei sogni quello del ministro degli Esteri, ma Di Maio annuncia che ci saranno le coperture per poter intervenire. «La proposta di Impegno Civico - ha spiegato - è concreta e fattibile: si tratta di un decreto da firmare appena si sarà insediato il nuovo esecutivo. Un provvedimento finanziato utilizzando i fondi che lo Stato incamera in virtù della crescita economica, ossia tutti gli extraprofitti derivanti dalla speculazione e le risorse provenienti dall'aumento dell'inflazione a cui assistiamo in questi mesi. Questi fondi li utilizziamo per ridurre dell'80% le bollette alle imprese, così ne beneficia il nostro sistema produttivo ed evitiamo che chiudano 120mila imprese, mandando a casa 375mila lavoratori. Ne beneficiano inoltre ampiamente anche le famiglie, che pagano meno i beni e i servizi prodotti». 

Ma per Di Maio c'è da intervenire già da subito all'interno dell'attuale esecutivo uscente. «Nel frattempo - spiega il ministro - sosteniamo con tutte le nostre forze il decreto che il governo Draghi sta mettendo a punto per affrontare questa pesante crisi. E al contempo, continuiamo a batterci per arrivare a un tetto massimo europeo al prezzo del gas. Una battaglia che, se le forze politiche italiane mostrassero sostegno al governo Draghi, si potrebbe vincere, a maggior ragione dopo l'apertura che ha mostrato ieri la Germania». Di Maio ricorda però polemicamente l'atteggiamento avuto fino ad oggi dal centrodestra, accusando Salvini, Meloni e Berlusconi di avere comportamenti che fanno gli interessi della Russia di Putin e del Paese invasore dell'Ucraina che ha scatenato l'altalena dei prezzi dell'energia. «Sappiamo - dice Di Maio - che la destra non vuole introdurre il tetto massimo al prezzo del gas, forse perché significherebbe tagliare i finanziamenti che attraverso il gas arrivano a Putin e alla sua sciagurata guerra. Eppure questa misura serve a portare i nostri concittadini fuori da una pesantissima crisi. Impegno Civico manterrà quest'impegno. Noi siamo dalla parte degli italiani. Noi difendiamo la libertà». 

Il ministro è poi tornato sulla sua vecchia battaglia del reddito di cittadinanza. «Dire che voglio abolire il reddito di cittadinanza - ha detto intervenendo a Sky Tg 24 - è una sciocchezza. Io voglio migliorare il meccanismo dell'inserimento lavorativo perché i Centri per l'impiego hanno fallito ed è surreale che Salvini e Meloni vogliano abolire il reddito di cittadinanza in un momento come questo. Votare per Impegno Civico significa evitare che uno strumento come il reddito sia abolito». Un modo per far partire la sua campagna elettorale, il titolare della Farnesina si giocherà la sua partita decisiva proprio nella sua regione. 

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Il Mattino