Nessuno stop per il Centro per la Cura del piede diabetico dell'Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli, durante il lockdown, che ha continuato a seguire i pazienti con i...
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Lo studio, riportato su Diabetes Care, rivista ufficiale dell'American Diabetes Association, rivela che se, da un lato, un numero maggiore di pazienti affetti da piede diabetico è stato sottoposto ad un'amputazione minore rispetto a quanto si era verificato negli stessi mesi dello scorso anno, la continuità dell'assistenza prestata dal centro di terzo livello per la cura del piede diabetico ha permesso ai pazienti maggiormente fragili di accedere a trattamenti specifici, come terapia antibiotica mirata, interventi di rivascolarizzazione e di salvataggio dell'arto. «La tempestività della diagnosi e dei trattamenti emergono come requisiti fondamentali nel management dell'ulcera diabetica - afferma Esposito - il nostro Centro per la cura del piede diabetico, attivo per tutta la fase di emergenza, ha consentito ai pazienti già in cura di proseguire in sicurezza il loro percorso terapeutico e ai nuovi pazienti presi in carico di trovare il giusto indirizzo diagnostico e terapeutico per la gestione della loro malattia». Durante l'emergenza, il team multidisciplinare specializzato dell'Azienda Vanvitelli ha continuato a operare su numerosi pazienti, provenienti anche da altre regioni d'Italia, interrompendo per molti la progressione della patologia che spesso inevitabilmente comporta l'amputazione dell'intero arto inferiore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino