Rai, verso intesa per il cda: un consigliere a testa a M5S, Lega Fdi e Pd. Coletti e Cellini i candidati 5 stelle dal voto on line

Rai, verso intesa per il cda: un consigliere a testa a M5S, Lega Fdi e Pd. Coletti e Cellini i candidati 5 stelle dal voto on line
Un consigliere di amministrazione della Rai indicato dal Movimento 5 stelle, uno dalla Lega, uno da Fdi e uno dal Pd. È questo lo schema che sarebbe oggetto di un accordo...

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Un consigliere di amministrazione della Rai indicato dal Movimento 5 stelle, uno dalla Lega, uno da Fdi e uno dal Pd. È questo lo schema che sarebbe oggetto di un accordo politico alla vigilia delle votazioni, domani alla Camera, dei quattro membri del Consiglio di amministrazione della Rai di competenza parlamentare. Lo confermano all'agenzia Ansa diverse fonti parlamentari di maggioranza.


Intanto Beatrice Coletti con 6.577 voti e Paolo Cellini con 4.253 sono i primi due nomi indicati dagli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau tra i candidati del Movimento al cda Rai. A seguire ci sono Claudia Mazzola con 4.005 voti, Enrico Ventrice con 2.779 voti e ultimo Paolo Favale con 2.414. Hanno partecipato alla votazione, si legge sul blog delle Stelle, 20.028 iscritti certificati. 

Coletti, milanese, 49 anni, ha lavorato a Fox, La7 e Fremantle Media Italia ed è stata consulente di Sky. Cellini ha lavorato in Microsoft e Disney e insegna Economia digitale alla Luiss.

«La Rai diventa una grande azienda e si salva se sarà una Rai indipendente, libera e dove il merito e, solo il merito, agisce nelle scelte. Deve finire l'era delle appartenenze politiche, l'era delle aree di riferimento culturali, dell'influenza del governo e della politica sui giornalisti Rai e dei giornalisti Rai sulla politica, perché negli anni è stato un principio di vasi comunicanti». Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico. «Si deve cambiare tutto, partendo dal Consiglio di  amministrazione, per fare scelte libere e ridare dignità totale a un'azienda fondamentale per il Paese», ha aggiunto Fico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino