Russia, il portavoce della Difesa Konashenkov cambia gergo in «favore» dell'Ucraina

Depennate le parole che hanno offeso il popolo ucraino

Russia, il portavoce della Difesa Konashenkov cambia gergo in «favore» dell'Ucraina
Dopo poco più di un mese di osservazione e analisi del canale d’informazione russo Agentstvo, ora è ufficiale: dal 6 ottobre il portavoce del Ministero della...

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Dopo poco più di un mese di osservazione e analisi del canale d’informazione russo Agentstvo, ora è ufficiale: dal 6 ottobre il portavoce del Ministero della Difesa Igor Konashenkov ha smesso di usare le parole «nazisti» e/o «nazionalisti» per riferirsi a Zelensky e all’Ucraina - o almeno ci sta provando secondo quanto riportato dai media russi e ucraini. 

Depennate dalle riunioni quotidiane e dalle conferenze stampa le parole che hanno offeso il popolo ucraino e che hanno infastidito soprattutto gli utenti dei social. Niente più «nazisti ucraini» o «nazionalismo dell’Ucraina»: ora i nemici della Russia sono chiamati «militari ucriani», «militanti» o «mercenari».

Se si analizzano le trascrizioni delle riunioni del Ministero della Difesa russo, l’abbandono dei termini citati è stato graduale. Ad esempio, tra l'8 e il 30 settembre, i «nazionalisti» sono citati sette volte nei testi dei briefing e innumerevoli volte nei giorni precedenti.

All'inizio dell'invasione russa, Konashenkov ha etichettato gli ucraini in due fazioni: gli arresi sono stati chiamati «militari ucraini», in segno di rispetto, e coloro che resistevano sono stati denominati, con disprezzo, «nazionalisti».

Tuttavia, all'inizio di marzo, quando il fallimento della «guerra lampo» in Ucraina è diventato evidente, il portavoce ha abbandonato la divisione in nazionalisti cattivi e militari buoni. 

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Il Mattino