Russia, lo studio sulle guerre intraprese: «Quanto ha perso davvero l'esercito russo?»

Russia, lo studio sulle guerre intraprese: «Quanto ha perso davvero l'esercito russo?»
Il sito d’informazione bielorusso Zerkalo ha pubblicato una statistica sui conflitti intrapresi dalla Russia partendo da un antico stereotipo: «l’esercito russo...

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Il sito d’informazione bielorusso Zerkalo ha pubblicato una statistica sui conflitti intrapresi dalla Russia partendo da un antico stereotipo: «l’esercito russo vince le guerre mostrando più cadaveri dei propri nemici». Ma sarà vero?

Il 21 settembre Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale per la prima volta dal 24 febbraio scorso, data d'inizio dell’invasione in Ucraina. Parliamo di un decreto già in vigore in Russia che, almeno per ora, prevede il solo richiamo alle armi di circa 300.000 riservisti, escludendo così i militari di leva.

La Russia è considerata un Paese dalla forte tradizione militare consolidatasi nel tempo, ma è davvero così?
Il canale d’informazione bielorussa Zerkalo ha deciso di rispondere a tale domanda attraverso una statistica che conta le perdite ufficiali e non della Russia nelle guerre del passato vinte o perse che siano.
«Nello studio non abbiamo parlato delle cause e dell’andamento di queste guerre ma unicamente dei numeri e delle statistiche che le interessano. Abbiamo analizzato solo le perdite dell'esercito russo e non la popolazione civile dei paesi in cui si sono verificati i conflitti. Anche le guerre mondiali sono state eliminate perché erano di natura completamente diversa rispetto i conflitti riportati e paragonabili agli eventi che si svolgono in Ucraina. Inoltre, in tutti questi conflitti, la Russia ha combattuto in territorio straniero», spiega la redazione di Zerkalo.


Il conflitto in Afghanistan

La partecipazione russa alla guerra in Afghanistan è durata poco più di nove anni: dal 25 dicembre 1979 al 15 febbraio 1989, per un totale di 3340 giorni. Pubblicato nel 1993, lo studio «Secrecy Removed: Losses of the Armed Forces of the Urss in Wars, Combat Operations and Military Conflicts» è stato condotto da un gruppo di scienziati diretti dal colonnello generale Grigory Krivosheev.
All’interno si può leggere che le perdite (uccisioni, morti per ferite e malattie, morte in disastri, a seguito di incidenti e incidenti) delle forze armate russe - insieme alle truppe di frontiera e interne - ammontano a 15.051 persone. Dividendo questo numero per il numero di giorni si ottiene 4,5: più di 4 persone sono morte ogni giorno in Afghanistan.

Il primo conflitto in Cecenia

La prima guerra cecena durò dal 9 dicembre 1994 al 31 agosto 1996, per un totale di 631 giorni.
Secondo lo studio di Zerkalo le perdite delle forze russe in due anni (1994-1996) ammontano a 5552 morti, 510 dispersi. Ma queste cifre sono chiaramente sottovalutate.
L'ex ministro degli Affari interni della Russia Anatoly Kulikov in un'intervista rilasciata alla redazione di Moskovsky Komsomolets ha parlato del problema delle falsificazioni: «Secondo le mie stime, abbiamo irrevocabilmente perso 7-8mila persone. Ma queste sono solo stime. Nessuno ha dati completi. Però il Ministero dell'Interno, nel suo insieme, dichiarò di aver perso 1.499 persone, tutte registrate per nome e cognome: dubito che le forze dell'ordine avessero registri così rigorosi e precisi all'epoca. Alcuni comandanti avevano, per così dire, un atteggiamento molto specifico nei confronti di questo problema...Voglio raccontare un caso specifico. Sapevo per certo che in quel giorno - era la fine di febbraio o l'inizio di marzo 1995 - quaranta militari del Gruppo Congiunto furono uccisi. E chi di dovere riportò che ne fossero solo quindici. Allora chiesi: “Perché non tenete conto del resto?”. Esitarono: “Beh, vedi, 40 sono tanti. Faremmo meglio a dividere queste perdite in diversi giorni". Capite ora?»

Secondo l'Unione dei comitati delle madri dei soldati, in quella campagna militare morirono 14.000 persone.
Se teniamo in considerazione i dati di Kulikov, i morti russi giornalieri sono 11,1 mentre secondo le statistiche del Comitato delle Madri dei Soldati ne sarebbero 22,2.

 

La seconda guerra cecena

Il secondo conflitto ceceno è ancora un’incognita. Inizia il 7 agosto 1999 ma la data della sua conclusione desta ancora non pochi dubbi: molti storici hanno scelto come data di conclusione il 20 aprile 2000, quando l'operazione militare su vasta scala è terminata. Non ci sono dati esatti per l'intero periodo.
Come riportato dall'Unione dei comitati delle madri dei soldati, al 22 marzo 2000 erano già morti più di 4.000 soldati e ufficiali. Tale dato è ufficioso ma non ufficiale. Se il conflitto è durato 228 giorni, otteniamo che sono morti 17,5 russi al giorno.

Il conflitto in Georgia

La guerra in Georgia si è rivelata veloce: dall'8 agosto al 12 agosto 2008, solo 5 giorni.
Secondo il procuratore militare capo della Russia, Sergei Fridinsky, 71 militari russi sono morti durante questo periodo .
I dati del fronte georgiano sono diversi. A quel tempo, il presidente del Paese Mikheil Saakashvili disse che i russi avevano perso 400 persone. Ma queste cifre sono state comunicate nel corso del conflitto e non sono mai state confermate. Lo studio di Zerkalo suppone che i numeri siano stati «gonfiati» per motivi propagandistici.
Se prendiamo le statistiche russe, otteniamo 14,2 persone al giorno.

Anche al tempo d'oggi le incognite non mancano. Ammonterebbero a 57.200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. La storia si ripete?

 

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Il Mattino