Spagna, rissa choc in Erasmus: 2 dei 4 fermati sono napoletani

BARCELLONA L’alba di un sabato mattina nella Punta San Felipe di Cadice, in Andalusia. Nella zona dei locali, nei pressi della sala Momart, comincia, o più...

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BARCELLONA L’alba di un sabato mattina nella Punta San Felipe di Cadice, in Andalusia. Nella zona dei locali, nei pressi della sala Momart, comincia, o più probabilmente continua per la strada, una rissa già iniziata all’interno del locale tra quattro giovani di nazionalità italiana, di età compresa tra i 22 e i 30 anni, giunti nella località andalusa per realizzare un progetto Erasmus, e un gruppo di giovani locali. Almeno due delle persone arrestate sarebbero originarie del napoletano.

 

La baruffa in strada inizia con una spinta, poi un ragazzo dà un pugno ad un altro, facendolo cadere. A questo punto interviene un terzo, sferrando un calcio sulla testa del giovane a terra, che rimane privo di conoscenza. Attorno le urla e il pianto degli amici, che cercano di rianimare il giovane gaditano. L’aggressione viene ripresa integralmente da un video che arriva al Diario de Cadiz e che perciò ne dà la notizia. Il diverbio è scoppiato in un primo momento nella frequentata discoteca Mommart ed è poi proseguito all’esterno del locale, intorno alle sette del mattino, sulla banchina del porto nella zona di Punta de San Felipe. Un ritrovo abituale per i giovani del posto e per gli studenti Erasmus, dove episodi simili avverrebbero di frequente. A girare il video è stato lo stesso addetto alla sicurezza del locale, tanto che un’amica degli italiani gli ha urlato contro perché non si è invece dato da fare per separare i ragazzi.

 

INTERROGATORIO

Una volta arrivata sul luogo dell’accaduto, la polizia locale detiene i quattro italiani come presunti autori di un delitto di lesioni gravi e li mette a disposizione della Policía Nacional che li interroga, dopo aver sentito i testimoni e visionato i video realizzati dentro e fuori del locale. I giovani italiani vengono trasferiti in cella nel Commissariato di San Fernando di Cadice, in attesa di essere interrogati dal giudice già domani. La loro posizione dipenderà anche dall’evoluzione delle condizioni del giovane aggredito, che ha 30 anni ed è nativo di Cadice, ed attualmente è ricoverato nell’ospedale Puerta del Mar con prognosi risevata, per aver subito lesioni cerebrali, ictus e rottura della mandibola. L’episodio riporta alla mente un’altra drammatica vicenda: il pestaggio dell’agosto 2017 in una discoteca nella località turistica di Lloret de Mar, in cui morì un giovane italiano di 22 anni, Niccolò Ciatti. 
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Il Mattino