Sessanta pagine, 31 articoli. Dopo un braccio di ferro durato tutta l’estate, l’offerta del Campidoglio ai privati che sognano l’affare Tor di Valle ora...
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Pur tenendo il vincolo della «contestualità» tra opere private e pubbliche, a partire dal difficilissimo potenziamento della Roma-Lido, la bozza del Comune sembra rinviare i problemi, probabilmente alla prossima consiliatura. Nelle carte si legge infatti che si farà un check sullo stato di avanzamento dei lavori un anno prima del termine previsto. Quindi verosimilmente non prima del 2022-2023, ammesso che il progetto non si areni. A quel punto, se ci sarà uno scostamento non imputabile direttamente al soggetto proponente, si proverà a trovare una soluzione. Quale? Non è chiaro. La Regione Lazio, in un parere depositato questa estate, ha indicato alcune soluzioni temporanee. Per esempio l’aumento dei bus, ma pagato da chi? E in quale spazio, dato che l’Ostiense-Via del Mare, seppure unificata, ha margini molto ridotti per le corsie preferenziali? Insomma, sono ipotesi tutte da verificare. Anche perché il Politecnico di Torino ha già chiarito che pur con tutte le opere completate, il traffico andrebbe in tilt. Uno scenario «catastrofico». Quindi figuriamoci con i bus al posto della ferrovia potenziata a dovere.
Per il resto, sullo stadio resterà sempre il vincolo di impianto sportivo.
Il Mattino