In un paese piegato dalla crisi economica e dalla repressione politica, Nicolas Maduro avvia oggi un nuovo contestato mandato presidenziale, insediandosi alla massima carica dello...
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Il giuramento arriva infatti a pochi giorni dalla netta presa di distanza dei 13 paesi riuniti nel «gruppo di Lima»: Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Panama, Paraguay, Perù e Saint Lucia, che non riconosceranno la legittimità del nuovo mandato del presidente venezuelano.
Le elezioni dello scorso maggio «mancavano di legittimità» perché non vi hanno potuto partecipare tutti i partiti politici, non vi erano osservatori internazionali e mancavano di standard e garanzie per un voto «equo, libero e trasparente», si legge nel comunicato firmato dai 13 paesi aderenti, in cui si chiedeva anche che Maduro trasferisse i suoi poteri all'Assemblea nazionale, il parlamento dominato dall'opposizione. Ma il presidente ha scelto di prestare giuramento non davanti all'Assemblea, come da costituzione, ma davanti alla Corte Suprema, di cui fanno parte molti suoi sostenitori. Anche se è di pochi giorni fa la notizia della defezione di uno dei giudici della massima istanza giuridica del paese.
Nella notte elementi della Forza armata nazionale bolivariana (Fanb) hanno preso posizione in varie zone di Caracas e del Paese a poche dal giuramento di Maduro.
Maduro venne eletto la prima volta nell'aprile 2013 dopo la morte del suo predecessore, Hugo Chavez, del quale era stato vice ed è stato confermato alle contestate elezioni del 20 maggio scorso. Dal 2014 oltre 12.800 persone sono state arrestate nel paese per le manifestazioni anti-governative, mentre Human Rights Watch ha denunciato centinaia di casi di maltrattamenti ai danni di oppositori o presunti tali, inclusi 31 casi di tortura. Tre milioni di venezuelani sono riparati all'estero. Dopo il giuramento, Maduro si riserva domani di comparire davanti all'Assemblea Costituente, che gli garantisce un appoggio totale e che ha marginalizzato l'Assemblea Nazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino