«Cinesi mangiano i topi», Zaia invia una lettera di scuse all'ambasciatore

Zaia chiede scusa. E lo fa scrivendo una lettera all’ambasciatore cinese Lì: «Le scrivo per non accampare scuse: quando si sbaglia, si sbaglia». Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Zaia chiede scusa. E lo fa scrivendo una lettera all’ambasciatore cinese Lì: «Le scrivo per non accampare scuse: quando si sbaglia, si sbaglia». Il governatore del Veneto aveva detto durante una trasmissione televisiva che parlava di coronavirus l’infelice frase: «Abbiamo visto tutti i cinesi mangiare topi vivi».


Polemiche a livello mondiale e ora le scuse nella lettera con carta intestata Regione Veneto. Il testo è apparso su Twitter: «Nulla valgono le giustificazioni sulla stanchezza accumulata in questi giorni di grande tensione o sulla frettolosità di esposizione di concetti e di ragionamenti assai più articolati svolti nei giorni precedenti - senza peraltro suscitare polemiche - in molte sedi pubbliche e a molti organi di stampa»

Quando Luca Zaia elogiava i veneti che mangiavano i topi durante la carestia

 

Zaia continua: «Ho, più semplicemente, sottolineato le differenze di usi e costumi, così come avrei potuto sottolineare le differenze fra noi e alcuni paesi europei, fra cui la stessa Europa e gli Stati uniti, fra le Ue e il Giappone, e così via…». 

Il governatore del Veneto conclude: «Insomma, Signor Ambasciatore: non è mio stile e mio costume, mia abitudine e modalità espositiva, aggredire e sottolineare diversità di pelle, di religione di genere, di scelte sentimentali. Chi mi conosce lo sa...»
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino