Nella serata di ieri Giuseppe Passariello, il padre della bimba di otto mesi giunta cadavere all'alba di sabato in ospedale a Nocera Inferiore, con lividi e ustioni sul suo...
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Agli inizi del mese di giugno la piccola Jolanda era andata a fare un risonanza al Santobono. Un esame agli arti superiori, alle manine, in particolare, in quanto era nata con alcune problematiche che, proprio grazie all'aiuto dei medici napoletani, stava risolvendo. Non avrebbe, dunque, avuto delle sintomatologie legate a malattie ematologiche - come ipotizzato da qualcuno - tali da lasciar supporre la formazione di coaguli di sangue sottocutanei. E proprio in quella circostanza, la piccola non presentava segni sul corpo altrimenti i sanitari dell'ospedale pediatrico, sarebbero intervenuti per comprenderne le cause. Se dunque è accaduto qualcosa, è accaduto tutto negli ultimi giorni se non addirittura nelle ultime ore. Giorni drammatici che ora gli investigatori, con il coordinamento della procura di Nocera Inferiore, guidata dal procuratore capo Antonio Centore, stanno cercando di ricostruire. Partendo anche da quel pianto continuo della piccola Jolanda che i vicini hanno più volte ripetuto ai poliziotti. Quanto refertato dai sanitari dell'Emergenza dell'ospedale nocerino, del resto, non lascerebbe dubbi sulle condizioni in cui era il corpicino della piccola: «edema al volto con chiazze ecchimotiche estese al collo ed escoriazioni in fase crostosa». Ma non solo. I medici, ad un primo esame esterno della salma hanno anche constatato l'esistenza di «lesioni simili ad ustioni estese al palmo della mano bilateralmente profonde e meno profonde anche al dorso dei piedi e alla pianta», quindi di «lesioni aftose-ulcerative al cavo orale, congiuntive endematose bilaterali, ecchimosi più recenti al braccio destro e al dorso». Ora resta da capire la causa del decesso, l'ipotesi è per asfissia.
Il sindaco di Sant'Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, ha invece convocato d'urgenza le assistenti sociali e tutti quanti hanno avuto rapporti con la famiglia Passariello. Una famiglia «problematica» messa sotto attenzione proprio dagli uffici sociali del Comune ma per la quale, a quanto pare, non ci sarebbe mai stato alcuni intervento reale se non qualche aiuto per i due bambini. Proprio le due assistenti sociali, accompagnate dalla polizia municipale, nella giornata di sabato sarebbero state sentite a lungo dagli investigatori. Ma il sindaco ora vuole di più: andare a fondo alla questione e individuare, nel caso ci siano, eventuali responsabilità o mancanze. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino