Salerno, cocaina e crack nel lockdown: nei guai la banda dei pusher di Salerno

Salerno, cocaina e crack nel lockdown: nei guai la banda dei pusher di Salerno
Spacciavano cocaina, crack e marijuana: un giro d'affari vorticoso, non interrottosi neppure durante il lockdown e che, operante a Salerno città, portava nelle casse...

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Spacciavano cocaina, crack e marijuana: un giro d'affari vorticoso, non interrottosi neppure durante il lockdown e che, operante a Salerno città, portava nelle casse della gang, fino a 100mila euro al mese. La Procura ha chiesto il giudizio per i 45 indagati incastrati lo scorso febbraio al termine di una serrata attività investigativa culminata con l'esecuzione di 45 misure cautelari. L'appuntamento è per il 13 luglio nell'aula bunker del carcere di Fuorni davanti al gup Giandomenico D'Agostino e al collegio difensivo rappresentato dagli avvocati Pierluigi Vicidomini, Luigi Gargiulo e Pierluigi Spadafora. Rischiano il processo il 34enne Luca Franceschelli, il 43enne Antonio Abate, il 38enne Agostino Abate, il 33enne Rocco Cafaro, il 26enne Carmine Caputo, il 43enne Emilio Ciaglia, il 41enne Roberto Consiglio, il 27enne Donato Bernardo Criscuoli, il 40enne Luca Delfino, il 38enne Moreno Di Martino, il 29enne Antonio Esposito, il 59enne Sabato Fasano, il 22enne Giuseppe Galdoporpora, il 27enne Claudio Gibuti, il 44enne Francesco Mercadante, il 36enne Luigi Mercadante, il 32enne Marco Milo, il 22enne Gaetano Molinaro, il 49enne Giuseppe Ottati, il 31enne Teodora Pace, il 37enne Santo Pecoraro, il 44enne Silvia Pappalardo, il 39enne Giuseppe Pennasilico, il 27enne Fabio Salzano, il 32enne Fabio Saviello, il 26enne Raffaele Scotto di Porta, il 48 Massimo Sica, il 30enne Francesco Spero, il 28enne Marco Tranzillo e il 22enne Vincenzo Ventura di Salerno; Francesco Cafaro e il 27enne Gerardo Fiorillo residenti a Pellezzano, il 29enne Giuseppe D'Auria di Pagani, il 29enne Alfonso Passamano e il 30enne Luciano Solferino Tiano di Nocera Inferiore, la 41enne Giovanna Liguori di Battipaglia e il 25enne Walter Stabile di Baronissi; il 50enne Alfonso Marano di Nocera; il 23enne Giuseppe Bifulco, il 31enne Angelo Leone e il 32enne Ciro Ragosta di Salerno; il 40enne Raffaele Cocci, il 37enne Raffaele Crispino e il 51enne Pasquale Rauci, gli ultimi tre di Caivano. Associazione finalizzata allo spaccio è l'ipotesi di reato contestata agli indagati accusati di aver messo in piedi una gang, suddivisa in almeno due gruppi, all'interno della quale ognuno degli indagati rivestiva un ruolo ben preciso.

Secondo la tesi del pubblico ministero Elena Guarino, la prima associazione, capeggiata da Franceschelli, era dedita allo spaccio di cocaina, hashish, crack e marijuana. Sarebbe stato proprio il 34enne salernitano il promotore del gruppo rimasto operativo anche quando il proprio leader è finito ai domiciliari. Impossibilitato ad uscire di casa a causa della misura cautelare, Franceschelli sarebbe stato coadiuvato nell'attività di spaccio da Salzano che, con Passamano, Esposito e D'Auria, era il principale fornitore degli stupefacenti.

Il giro di spaccio messo in piedi dalla gang sarebbe stato così voluminoso da richiedere forniture periodiche anche più volte al mese di stupefacenti per un guadagno di circa 100mila euro. Custodi degli stupefacenti erano Scotto di Porta, Pace, Galdo e Porpora. Gli indagati avevano monopolizzato le piazze di spaccio della città secondo una precisa geografia: Luigi Mercadante operava nella zona industriale di Salerno, Pecoraro nella zona del Parco Pinocchio, Agostino Abate e Ragosta a Matierno, Antonio Abate, Ciaglia e Delfino a Pastena e Mercatello, Spero a Mariconda, Tranzillo nella zona di Pastena e Quartiere Italia, Ventura a San Mango Piemonte e Ogliara, Fabio Saviello (alias Cumbaro) a Pastorano, Stabile a Baronissi, Criscuoli ad Ogliara, Rocco Cafaro a Pellezzano, Caputo e Molinaro a Fratte, Fiorillo (detto Notte) ad Acquamela di Baronissi, Liguori a Battipaglia e Di Martino a Sapri. Una seconda associazione, capeggiata da Ciaglia, era invece finalizzata allo spaccio di eroina, crack e cocaina.
 

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Il Mattino