Università di Fisciano, esami col trucco e il guardacoste riceve la borsa di studio

Università di Fisciano, esami col trucco e il guardacoste riceve la borsa di studio
«Ma', io te l'ho sempre detto, non lo fare, non lo fare, tu pensi che io vado a scuola come te, ma non lo sai cos'è la vita militare, tu pensi che faccio...

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«Ma', io te l'ho sempre detto, non lo fare, non lo fare, tu pensi che io vado a scuola come te, ma non lo sai cos'è la vita militare, tu pensi che faccio il macellaio, il muratore, se vado in mezzo ai guai ho chiuso, non posso fare niente più. Ti dovevi mettere a fare queste stronzate, che io non ti ho mai chiesto». A sfogarsi al telefono con la madre è un ragazzo di 25 anni dell'Agro nocerino. Il genitore gli ha comunicato che la sua carriera universitaria è stata annullata. E che bisogna andare dall'avvocato per studiare una linea difensiva, dopo la convocazione della Procura. È una delle storie che emerge dall'inchiesta degli uomini della Guardia di Finanza agli ordini del colonnello Eugenio Bua, che ha portato ai domiciliari due giorni fa Carmine Leo e Carmine Cioffi, il primo ex dipendente dell'Università, licenziato due anni fa dall'Ateneo, il secondo suo collega, per le ipotesi di reato di accesso abusivo a sistema informatico, truffa, falsità commessa da pubblici impiegati e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Sullo sfondo c'è l'alterazione di esami, prove e rette universitarie di cui avrebbero beneficiato diversi studenti. Nel caso specifico, sia il giovane che la madre avrebbero ottenuto la convalida di 8 e 12 esami, mai sostenuti e attribuiti - stando alle accuse - da Carmine Leo. Per il gip, il dialogo tra la madre, che è anche insegnante, e il figlio, guardacoste in un'altra regione, rafforza l'ipotesi di un illecito. «È arrivata la lettera - dice la madre - a me non ancora e non ho capito perché, dice che hanno annullato la carriera, stanno facendo indagini». E il figlio replica: «Ho capito ma lui (l'avvocato, nda) lo sa che hai fatto tutto tu, lo sa che sei stata tu ad andare da questo dell'imbroglio». Dalle conversazioni, infatti, emergerebbe che sarebbe stato proprio il genitore ad «agire anche in nome e per conto del figlio». Il 25enne, inoltre, ottenne anche una borsa di studio legata al rendimento universitario, ma «alterato da esami di fatto mai sostenuti». Il contributo di 789 euro, per la misura incentivante «Unisa Premia» e destinato agli studenti in regola con gli esami, sarà poi recuperato dall'Università in una fase successiva. Con una lettera, infatti, il ragazzo manifestò all'Ateneo l'intenzione di restituire quanto percepito. Sulla vicenda, la Procura attribuisce il ruolo esclusivo della madre, che a differenza del figlio, avrebbe avuto diversi contatti con Carmine Leo.


A rafforzare il quadro indiziario nei riguardi dell'ex impiegato è anche la storia che vede protagonista una 47enne di Pontecagnano. La donna, dopo essere stata sentita dalla Finanza, racconta tutto all'amico: «Io non so lui cosa ha manomesso per farmela fare, la mia posizione era decaduta. Il fatto che lui ha manomesso la mia iscrizione, io che ne so se lui in futuro teneva altri pensieri visto che si è proposto sempre gentile, mi ha detto pure signora se lei ha bisogno per la tesi le do una mano, che andavo a dire, che già... eh... hai capito?». Per gli inquirenti, la donna era consapevole che non avrebbe potuto dare un esame se la sua carriera era già decaduta. Nel decidere di riprendere gli studi, inoltre, la donna dice: «Poi vediamo se ci sarà qualcun altro che, come disse tua cognata, che c'era un'amica sua pure, magari qualcuno che mi dà una mano, però stavolta pago dopo fatto». La frase, per il pm, sembra «alludere al fatto che per ottenere facilitazioni connesse al conseguimento degli esami e del titolo di studio, avesse già corrisposto, in passato, somme di denaro, evidentemente in favore di Leo. Ecco il senso del che andavo a dire, che già». Gli studenti restano indagati a piede libero, non essendoci motivi, spiega il gip, di sospensione da pubblici uffici o servizi, dato che non emerge, ad eccezione di dichiarazioni auto indizianti, quale sia la loro attuale professione.
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Il Mattino