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«Questa è l’arte che sposa l’arte, perché la cucina napoletana è arte». Così Gino Rivieccio ha commentato l’evento di cui è stato testimonial, dal titolo “A tavola tra la penisola e la costiera nel nome delle Dop”.
«A Napoli si mangia bene nelle case - ha sottolineato l’attore e conduttore televisivo, che è anche autore di un libro sul tema culinario “Siamo nati per soffriggere (Riflessioni ai fornelli)” - ed è giusto mettersi al passo nei nostri locali.
L’evento, incentrato sul comparto agroalimentare e sulle conquiste dei Consorzi di tutela per la valorizzazione dei prodotti Dop campani, ha visto la cucina di “Ieri, Oggi, Domani” in via Nazionale, incontrare la bontà delle alici, della colatura d'alici di Cetara e del Provolone del Monaco Dop. A fare da padroni di casa il patron Pasquale Casillo, il figlio e giovane erede Giovanni, la moglie Paola, insieme allo chef Antonio Castellano e al pizzaiolo Gianni Ostetrico, che hanno proposto i sapori e i profumi di specialità tipiche e salutari. Insieme a Gino Rivieccio sono intervenuti il giornalista Giuseppe Giorgio, il docente del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II Vincenzo Peretti, la responsabile esteri della Iasa Lucia Di Mauro e il referente del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop Roberto Esse.
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