​Berlusconi, le amicizie con Bush e Putin, il miracolo di Pratica di Mare e il G8 dell'Aquila: la politica estera del Cav

2 di 4
Il rapporto con i leader mondiali Silvio era...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il rapporto con i leader mondiali

Silvio era rimasto un grande imprenditore, un formidabile opportunista in affari come in politica, un mediatore che doveva la sua autorevolezza al consenso in casa e alle sue molte vite, dalla Tv al calcio all’economia, che lo rendevano popolare anche all’estero. Ed era un travolgente battutista. Un uomo simpatico, un po’ come Chirac che però in pubblico indossava l’uniforme dello statista austero. Berlusconi era quello che era con tutti, prendere o lasciare. Era capace di simpatizzare con arabi e israeliani, russi e americani, greci e turchi. La sua intesa con Chirac era profonda, a differenza di quella mai decollata con Sarkozy. S’intendeva di più col socialdemocratico Schroeder che con la Merkel. Era intimo di Erdogan (“Sono l’avvocato della Turchia in Europa”, amava ripetere). Sapeva farsi concavo coi convessi e convesso coi concavi. Ha avuto il coraggio di avvicinare di più l’Italia a Israele, riequilibrare la nostra politica mediorientale a trazione filo-palestinese, e al tempo stesso a rafforzare le relazioni coi Paesi arabi e musulmani. Da vero equilibrista. Davanti alla Knesset, in un memorabile discorso uscì dal testo criticando gli insediamenti nei Territori ma subito dopo, a Ramallah, a un giornalista palestinese che voleva sapere cosa avesse provato passando per il Muro rispose: “Perché, c’è un Muro? Non me ne sono accorto”.

2 di 4
Strade di sangue nel Casertano è strage di giovani
Dal Collegio all'università: i sogni di Dimitri “il bello”
Incidenti, cifre da incubo, Salvini: «Subito nuove norme»
Pnrr, sprint sui progetti «Tre miliardi per Napoli»
Incidente in elicottero per Raisi: «Non è sopravvissuto»