Cuneo fiscale, proroga riduzione anche nel 2024: ecco i limiti di stipendio. Tredicesima esclusa dallo sgravio. La circolare Inps

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Cuneo fiscale. Rinnovata anche per il 2024 la riduzione per i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati. Si applicherà anche quest'anno per i lavoratori con uno stipendio mensile non superiore a 2.692 euro lordi. Ma non sulla tredicesima. Ed è quest'ultima la novità dell'ultima legge di bilancio che viene chiarita dall'Ipns nella ircolare n. 11/2024 del 16 gennaio (qui sotto).

Statali, scivoli e poche assunzioni: rosso di 40 miliardi. Il rapporto tra lavoratori e pensionati è di uno a uno

Nel documento l'ente previdenziale spiega le istruzioni relativa alla alla proroga della riduzione. Si legge nella circolare - che cita la legge di bilancio all’articolo 1, comma 15:

«In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima. L’esonero di cui al primo periodo è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima. Tenuto conto dell'eccezionalità della misura di cui al presente comma, resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche».

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