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Dalla progettazione delle reti radiomobili alla loro evoluzione tecnologica, senza dimenticare le diverse generazioni di cellulari prima e smartphone poi, sempre più performanti e dotati oggi di elevatissimi standard. Infine spazio all'importanza del 5G che trova sempre più applicazione in diversi ambiti: dalla sanità digitale alla domotica, dalla didattica alla realtà aumentata con esempi e video esplicativi che hanno catturato l'attenzione degli studenti. Questa, in sintesi, la prima lezione di Studiare l'impresa, l'impresa di Studiare tenuta da Vodafone a studenti del quarto anno del liceo Tito Lucrezio Caro di Napoli. Il progetto è organizzato da Unione Industriali, Ufficio Scolastico Regionale e quotidiano Il Mattino.
La rete mobile
L'ingegnere Francesco Mollica, responsabile Sviluppo Rete Sud Italia Vodafone e altri rappresentanti dell'azienda sono stati accolti dalla referente dell'iniziativa, la professoressa Caterina Gizzi e dal responsabile ufficio stampa dell'Unione Industriali, Bruno Bisogni. A parlare agli studenti è l'ingegnere Mollica che ha dapprima spiegato come si progetta la rete radiomobile che consente di essere sempre connessi per poi soffermarsi sulla rete telefonica cellulare, sulle celle - appunto - in cui è diviso il territorio dove viene trasmesso il segnale da una stazione radiobase. Proprio questo sistema permette, quando si naviga o si parla allo smartphone di poter restare collegati, e di garantire tutti i servizi mentre ci si sposta.
L'innovazione tecnologica cresce, quindi, di pari passo con l'efficienza e la sostenibilità della rete mobile.
Il 5G infatti, oggi presente a Napoli come in tutte le principali città, è il culmine di una storia tecnologica iniziata negli anni '80. Oggi parliamo di Internet of Things, di realtà virtuale e aumentata, di servizi resi possibili dal 5G e dell'importanza della latenza (tempo che intercorre tra l'input di un'azione e l'esecuzione della stessa).
Grazie al 5G e alla tecnologia Fwa (Fixed Wireless Access), una soluzione mista fibra e radio, è stato possibile l'accesso alla banda ultralarga anche in zone prima inaccessibili, magari in piccoli centri dove la fibra ottica non poteva arrivare. Questa tecnologia rende lo smartworking o la didattica a distanza, applicabile anche in zone più lontane dai grandi centri urbani. In Campania ad esempio ci sono 260mila famiglie e imprese dove è stato possibile realizzare ciò, in Italia si sono raggiunte 4,3 milioni. Questa è una interessante e concreta applicazione del 5G.
La svolta
«Il 5G è un salto quantico nella telefonia radiomobile e sta cambiando, e cambierà sempre più, diversi aspetti della nostra vita e del nostro Paese, con impatti importanti in tutti i settori produttivi», precisa l'ingegner Mollica. «Viviamo - continua - in un'era in cui c'è una grande disponibilità di dati: la banda ultra larga del 5G e la sua latenza al millisecondo, consentono di elaborare enormi quantità di informazioni, la cui osservazione permette di fare previsioni, arrivare a deduzioni e aiutare a prendere decisioni strategiche. La connettività offerta dal 5G abilita soluzioni e servizi in diversi campi, come quello sanitario con la chirurgia da remoto, che richiede tempi di reazione brevissimi, o per servizi che grazie alla realtà aumentata consentono la manutenzione assistita anche da remoto».Internet of Things
Mollica passa poi agli scenari del futuro: «E poi - spiega - c'è l'Internet of Things: basti pensare ai sensori per il controllo dell'energia elettrica o ai sistemi di videosorveglianza intelligenti che possono garantire una maggior sicurezza e rilevano in tempo reale situazioni e comportamenti anomali». Approfondimenti in aula grazie a filmati, anche sulle esperienze multisensoriali rese possibili dal 5G, che hanno trovato già posto in sperimentazioni avviate da Vodafone con numerosi enti formativi. Leggi l'articolo completo suIl Mattino