«Vodafone, lo sviluppo digitale costruito con le nostre reti»

Gli studenti del liceo scientifico Tito Lucrezio Caro di Napoli con il management di Vodafone

L'ingegnere Francesco Mollica con gli studenti
L'ingegnere Francesco Mollica con gli studenti
di Emanuela Sorrentino
Giovedì 11 Aprile 2024, 12:30
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Dalla progettazione delle reti radiomobili alla loro evoluzione tecnologica, senza dimenticare le diverse generazioni di cellulari prima e smartphone poi, sempre più performanti e dotati oggi di elevatissimi standard. Infine spazio all'importanza del 5G che trova sempre più applicazione in diversi ambiti: dalla sanità digitale alla domotica, dalla didattica alla realtà aumentata con esempi e video esplicativi che hanno catturato l'attenzione degli studenti. Questa, in sintesi, la prima lezione di Studiare l'impresa, l'impresa di Studiare tenuta da Vodafone a studenti del quarto anno del liceo Tito Lucrezio Caro di Napoli. Il progetto è organizzato da Unione Industriali, Ufficio Scolastico Regionale e quotidiano Il Mattino. 

La rete mobile 

L'ingegnere Francesco Mollica, responsabile Sviluppo Rete Sud Italia Vodafone e altri rappresentanti dell'azienda sono stati accolti dalla referente dell'iniziativa, la professoressa Caterina Gizzi e dal responsabile ufficio stampa dell'Unione Industriali, Bruno Bisogni. A parlare agli studenti è l'ingegnere Mollica che ha dapprima spiegato come si progetta la rete radiomobile che consente di essere sempre connessi per poi soffermarsi sulla rete telefonica cellulare, sulle celle - appunto - in cui è diviso il territorio dove viene trasmesso il segnale da una stazione radiobase. Proprio questo sistema permette, quando si naviga o si parla allo smartphone di poter restare collegati, e di garantire tutti i servizi mentre ci si sposta.

L'innovazione tecnologica cresce, quindi, di pari passo con l'efficienza e la sostenibilità della rete mobile. Con i nuovi apparati di rete è stato migliorato l'impatto ambientale delle attività e tutta la rete Vodafone è alimentata da fonti rinnovabili certificate. Successivamente ai ragazzi del liceo Caro sono state mostrate slides per una carrellata sui diversi telefoni portatili, da quelli della prima generazione in grado solo di garantire traffico voce a quelli ultramoderni, espressione dell'era digitale in cui viviamo.

Il 5G infatti, oggi presente a Napoli come in tutte le principali città, è il culmine di una storia tecnologica iniziata negli anni '80. Oggi parliamo di Internet of Things, di realtà virtuale e aumentata, di servizi resi possibili dal 5G e dell'importanza della latenza (tempo che intercorre tra l'input di un'azione e l'esecuzione della stessa).
Grazie al 5G e alla tecnologia Fwa (Fixed Wireless Access), una soluzione mista fibra e radio, è stato possibile l'accesso alla banda ultralarga anche in zone prima inaccessibili, magari in piccoli centri dove la fibra ottica non poteva arrivare. Questa tecnologia rende lo smartworking o la didattica a distanza, applicabile anche in zone più lontane dai grandi centri urbani. In Campania ad esempio ci sono 260mila famiglie e imprese dove è stato possibile realizzare ciò, in Italia si sono raggiunte 4,3 milioni. Questa è una interessante e concreta applicazione del 5G. 

La svolta 

«Il 5G è un salto quantico nella telefonia radiomobile e sta cambiando, e cambierà sempre più, diversi aspetti della nostra vita e del nostro Paese, con impatti importanti in tutti i settori produttivi», precisa l'ingegner Mollica. «Viviamo - continua - in un'era in cui c'è una grande disponibilità di dati: la banda ultra larga del 5G e la sua latenza al millisecondo, consentono di elaborare enormi quantità di informazioni, la cui osservazione permette di fare previsioni, arrivare a deduzioni e aiutare a prendere decisioni strategiche. La connettività offerta dal 5G abilita soluzioni e servizi in diversi campi, come quello sanitario con la chirurgia da remoto, che richiede tempi di reazione brevissimi, o per servizi che grazie alla realtà aumentata consentono la manutenzione assistita anche da remoto».

Internet of Things

Mollica passa poi agli scenari del futuro: «E poi - spiega - c'è l'Internet of Things: basti pensare ai sensori per il controllo dell'energia elettrica o ai sistemi di videosorveglianza intelligenti che possono garantire una maggior sicurezza e rilevano in tempo reale situazioni e comportamenti anomali». Approfondimenti in aula grazie a filmati, anche sulle esperienze multisensoriali rese possibili dal 5G, che hanno trovato già posto in sperimentazioni avviate da Vodafone con numerosi enti formativi. 

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