«Anm, chiamata a crescere con bus sempre più verdi»

Un ufficio per la tutela delle stazioni d'arte

Gli studenti del Bruno
Gli studenti del Bruno
di Cristina Liguori
Venerdì 5 Aprile 2024, 12:00
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Una partnership voluta sia dall'Anm che dal Liceo Bruno. Insieme, azienda e istituto scolastico, intraprenderanno un percorso che condurrà i giovani a scelte consapevoli per il futuro. I 39 ragazzi delle quinte classi dello scientifico sono i protagonisti del progetto. Il primo incontro nell'aula magna dell'istituto di Arzano, con gli studenti e i vertici dell'azienda insieme alla rappresentante di Confindustria Libera D'Angelo.

«Questo è un progetto promosso da noi, dall'ufficio scolastico regionale e dal Mattino. La partnership vede protagonisti il vostro liceo e l'Anm - ha spiegato D'Angelo alla platea di giovani -. Dovete sapere che questa azienda è una delle più importanti del territorio ed è fondamentale capire a quali profili sono interessati e chi intendono assumere nel futuro. Questo per voi non deve essere solo un momento d'ascolto ma dovete essere attivi e partecipi e cogliere l'opportunità».

L'incontro è poi proseguito con le due rappresentanti dell'Anm, Ilaria Palmiero dirigente settore risorse umane e Marina Galzignato, responsabile sviluppo e organizzazione, che hanno spiegato ai ragazzi come è organizzata l'azienda dei trasporti e di che tipo di professionalità hanno bisogno. «L'attuale Anm è il risultato di una fusione di tre anime del trasporto e della mobilità sul territorio: l'Anm, Metronapoli e Napoli park - spiega Galzignato - La mission di Anm è quella dell'integrazione dei servizi. A breve apriremo anche la linea 6 che collegherà Fuorigrotta a piazza Municipio e quindi a piazza Garibaldi. Per noi l'apertura di quella Linea è una sfida», dice. E continua: «Oggi l'età media dei lavoratori è di 50 anni. È alta ma noi speriamo che i futuri concorsi aprano le porte per mettere vicino l'esperienza e le nuove leve. Crediamo nella intergenerazionalità. Speriamo tantissimo di incrementare l'inserimento dei giovani» spiega.

«Ad oggi in Anm lavorano 273 donne e 1676 uomini. È un dato che non deve spaventare, dettato solo dalla storia dell'azienda. L'ingresso delle risorse femminili infatti è recente» conclude. «La nostra azienda è composta da circa duemila persone - ha spiegato invece Palmiero - ci sono i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai. Noi siamo un'azienda di servizi, servizi per i cittadini, abbiamo quindi degli obblighi ben precisi. Siamo vincolati perché offriamo un servizio pubblico essenziale, come un ospedale. Non ci possiamo fermare mai e come servizio essenziale siamo regolamentati in modo speciale e lavoriamo h24, 7 giorni su 7. Amministriamo denaro pubblico e siamo obbligati a seguire tantissime regole», spiega.

Sul possibile futuro dei ragazzi invece dichiara: «Cerchiamo tantissimo gli ingegneri. Ultimamente è difficile trovarne, come i matematici. Ma ha una sua importanza anche l'ufficio legale. Necessitiamo di figure dalla formazione scientifica ma anche umanistica».

Insomma, il fronte sul quale lavorare è molto ampio. L'azienda ha infatti tantissime attività. Si va dall'amministrativo al contabile, dagli uffici commerciali a quelli per la comunicazione. Ma non solo. Non bisogna dimenticare il braccio operativo dell'Anm che sono gli autisti, i tecnici e i meccanici. Insomma un mondo vario che offre tantissime opportunità lavorative. Una base importante per l'azienda è anche la sostenibilità.

«Abbiamo in programma - spiega Galzignato - il rinnovo della flotta su strada con l'introduzione di bus elettrici. Ma non solo. Stiamo rinnovando anche la metropolitana. Infatti aumentano gradualmente i treni nuovi. Oggi ne sono otto in circolazione e sono diversi rispetto a quelli storici. Dopo i collaudi arriveremo a 20 nuovi treni. I mezzi sono stati acquistati grazie a finanziamenti pubblici».

Una parentesi speciale è stata infine dedicata alle stazioni dell' arte: «È un patrimonio artistico creato appositamente per quelle stazioni - precisa Galzignato -. È un museo diffuso con 250 opere dislocate in ogni stazione. Sono state progettate proprio per la linea metropolitana. Ad oggi c'è anche un tour nelle nostre stazioni. La più famosa è certamente quella di Toledo, ma anche nelle altre stazioni ci sono opere. Sono opere che vanno ovviamente tutelate e infatti esiste un ufficio dedicato proprio alla loro conservazione».
 

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