Fincantieri, missione 2040: navi green, emissioni zero

La full immersion nell'Aula Magna dell'IS Marconi Galilei di Torre Annunziata

Filippo Greco nell'Aula Magna dell'IS Marconi Galilei di Torre Annunziata
Filippo Greco nell'Aula Magna dell'IS Marconi Galilei di Torre Annunziata
di Antonino Pane
Venerdì 12 Aprile 2024, 12:00
4 Minuti di Lettura

Studiare per preparare l'esame di Stato ma anche utili confronti per avvicinarsi al mondo del lavoro. Gli studenti della VA Meccanica e Meccatronica, quelli della VP Elettronica ed Elettrotecnica e quelli della VB ad indirizzo Informatico riuniti nell'Aula Magna dell'IS Marconi Galilei di Torre Annunziata per conoscere Fincantieri, il colosso della cantieristica, una tra le più grandi realtà industriali del nostro Paese. E l'occasione è offerta da “Studiare l'Impresa, l'impresa di studiare”, l'iniziativa che l'Unione Industriali Napoli porta avanti in collaborazione con Il Mattino. E l'adesione di Fincantieri a questa iniziativa è la conferma di come questa azienda segue e crede nella formazione dei giovani. 

I numeri 

I due numeri che meglio traducono questa presenza sono i seguenti: il 52% dei lavoratori dipendenti si trova in Italia; l'87% dei ricavi è generato da clienti esteri. Filippo Greco, capo del personale nello stabilimento di Castellammare, ha illustrato nel dettaglio la galassia Fincantieri che oggi si articola in 18 stabilimenti disseminati nei quattro continenti. Una realtà straordinaria che ha la sua origine proprio nella nostra terra, a Castellammare di Stabia. Gli oltre 230 anni di storia, infatti, decorrono dalla decisione dei Borboni di costruire alle falde di Monte Faito un cantiere navale. Navi da crociera, navi militari, bulkcarrier, traghetti. E poi l'innovazione, la sperimentazione, la grande attenzione alla transizione ecologica.

Oggi Fincantieri costruisce navi alimentate a gas naturale liquefatto e ha già fatto significativi passi in avanti verso l'utilizzo dell'idrogeno. Bisogna correre in questo settore, l'Imo (International Maritime Organization) ha imposto agli armatori le zero emissioni entro il 2050 ed è chiaro, quindi, che Fincantieri deve assecondare questi obiettivi con soluzioni tecniche in grado di centrarli.

Una materia, questa, che ai giovani interessa moltissimo, sensibili come sono nell'immaginare un mondo pulito dove costruire il loro futuro. Su questo Filippo Greco li ha sollecitati molto quando ha detto che Castellammare è il cantiere più antico ma, contemporaneamente, è anche il più moderno se è vero com'è vero che proprio a Castellammare è stato costruito e varato Zeus, il primo battello sperimentale spinto da una propulsione all'idrogeno.

Infatti, proprio il cantiere di Castellammare, oggi è indicato dal Gruppo Fincantieri come stabilimento in grado di costruire tronconi di navi da crociera, navi militari, navi sperimentali e anche infrastrutture. È qui che sono stati costruiti i pezzi strutturali più importanti nel nuovo ponte di Genova. «Fincantieri a Castellammare - ha spiegato Filippo Greco - si identifica con il territorio. Dai Borbone alla Navalmeccanica, alla Italcantieri alla Fincantieri mai è venuta meno la grande maestria degli operai apprezzati e ammirati ovunque, ad esempio, per la loro capacità nel sagomare le lamiere». 

L'orgoglio

Poi l'orgoglio di uno stabilimento che ha varato la Miseno (prima nave a scafo metallico) nel 1887; l'Amerigo Vespucci (la nave più bella del mondo) 1931; il batiscafo Trieste (primo sottomarino a raggiungere la Fossa delle Marianne) 1953. Per venire più ai giorni nostri e ai processi di innovazione il Gautier (2014) primo traghetto al mondo alimentato a gas naturale liquefatto; il ponte San Giorgio (2019) con la gratitudine di Genova fino a Zeus (2022) a cui è affidato il delicato compito di sperimentare l'uso dell'idrogeno a bordo. Che dire dei traghetti costruiti per il Gruppo Grimaldi e la Tirrenia o le navi militari che hanno avuto un grande epilogo con la portaelicotteri Trieste varata alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella nel 2019. 

Video

Lo studio 

Per lavorare in una grande realtà industriale come questa bisogna studiare e impegnarsi. Libera d'Angelo, esperta in formazione dell'Unione Industriali Napoli ha invitato gli studenti e crederci. «Con la volontà e la passione - ha detto - nessun traguardo vi è precluso. Se una grande realtà come Fincantieri vi viene a trovare e crede in voi, significa che avete gli strumenti per farcela. Non perdete queste occasioni che il mondo del lavoro vi offre: preparatevi e affrontate la vita con la giusta determinazione». 

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