I Ricchi e Poveri saranno ospiti a Sanremo, eccezionalmente nella loro formazione originaria in quartetto, in occasione dei 50 anni del brano 'La prima cosa bella' e della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Sanremo 2020, 300mila euro per Roberto Benigni? Ma la partecipazione sarebbe a rischio
I Ricchi e Poveri, nella loro formazione originaria, saranno ospiti a Sanremo con ogni probabilità il 5 febbraio, nella seconda serata. In trio, Angela, Angelo e Franco avrebbero dovuto ricevere un Premio alla Carriera al Festival nel 2013, ma la loro partecipazione saltò a causa del ritrovamento del figlio di Franco Gatti senza vita. Da allora l'addio dello stesso Gatti al gruppo, divenuto quindi un duo. Era stato Franco Califano a prendere il quartetto sotto la sua ala e a battezzarlo, in origine, 'Ricchi e poverì. «Siamo qui tutti e quattro insieme - dicono oggi - per onorare l'affetto che il pubblico ci ha sempre dimostrato. Celebrare i 50 anni dal nostro primo grande successo, 'La prima cosa bella', è come ritrovarsi in famiglia dopo un lungo viaggio e rinsaldare un legame essenziale».
Il progetto ReuniON vedrà i Ricchi e Poveri al completo nuovamente protagonisti della scena musicale. «La grande carriera di questa band che ha saputo rinnovarsi nel tempo imponendosi in Italia e all'estero mi ha spinto - spiega il manager Danilo Mancuso - a realizzare questo progetto per renderle merito e far conoscere meglio alle nuove generazioni, peraltro già legate a loro, un universo musicale unico che ha sempre creato condivisione proprio per quella leggerezza festosa e vocazione al sentimento che è la cifra stilistica del gruppo». I particolari del progetto saranno resi noti nel corso della conferenza stampa in calendario, presso la Sala Stampa del Teatro Ariston di Sanremo, il 5 febbraio alle 16.30.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino