Salernitana, la vittoria scacciacrisi: Dia e Vilhena firmano il blitz a Lecce

Decisivo il gol lampo dei granata che spiazza i propositi del Lecce

L'esultanza di Dia
Rivincita, reazione, riscatto. In tre parole, i tre punti pesantissimi che la Salernitana conquista meritatamente a Lecce. I granata si aggiudicano lo scontro diretto...

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Rivincita, reazione, riscatto. In tre parole, i tre punti pesantissimi che la Salernitana conquista meritatamente a Lecce. I granata si aggiudicano lo scontro diretto nell'anticipo della prima di ritorno al Via del Mare. Accade tutto nel primo tempo: Dia e Vilhena in gol per i granata e gol di Strefezza per i salentini. La Salernitana torna al successo dopo tre mesi di tribolazioni e restituisce la pariglia ai pugliesi che si erano imposti all'andata all'Arechi con lo stesso risultato. Un exploit di personalità che blinda la panchina di Nicola e consente all'ippocampo di scavalcare proprio il Lecce: granata a quota 21 punti con un vantaggio di 9 lunghezze sulla zona retrocessione (in attesa del posticipo di lunedì sera del Verona ad Udine ndA).



Nicola conferma in blocco le anticipazioni di formazione e sorprende il Lecce che nei primi 20' prende un pesante uno-due che lo manda al tappeto. Il trainer granata si affida nuovamente alla difesa a 4 (lanciando Sambia come terzino destro) e schiera una mediana di fosforo e sostanza in cui Bohinen fa da centrometodista mentre Candreva e Dia agiscono da esterni atipici (Coulibaly e Vilhena a chiudere la cerniera del centrocampo). Una sorta di 4-1-4-1, insomma, con Piatek vertice ultimo (ed unico) del reparto avanzato. La mossa si rivela vincente complice anche il gol lampo dei granata che spiazza i propositi del Lecce (Baroni si affida al solito canovaccio con il tridente ed un gioco avvolgente, ma evanescente sulle fasce). Al Via del Mare soffia vento di burrasca, la serata è rigida e lo stadio è da tutto esaurito per uno scontro diretto che può valere tanto in chiave salvezza. Non passano neppure 5 giri di lancette che la Salernitana mette la freccia. Dia la sblocca con un destro d'incontro da oltre 20 metri. Il bomber senegalese (ottavo sigillo per lui) sfrutta al meglio una seconda palla e di destro sorprende Falcone. Il gol è un elettroshock. La Salernitana è galvanizzata e sfiora subito il raddoppio con una «maledetta» di Sambia (7') su cui Falcone deve fare gli straordinari per rifugiarsi in angolo. I salentini provano a riorganizzarsi e cominciano ad alzare la testa con Umtiti la cui conclusione di testa da ottima posizione finisce al lato. Ma i granata sono bravi e letali in contropiede. Dia veste i panni dell'assist man, prova a servire Piatek che non ci arriva: ci arriva invece Vilhena che taglia la difesa e si ritrova a tu per tu con Falcone, trafiggendolo con un sinistro (20').

L'uno-due dura poco. Il Lecce la riapre subito con Strefezza che si beve Ekong prima e Bronn dopo e di giustezza la piazza alle spalle di Ochoa (23'). Il Lecce spinge sulle fasce e si rende pericolosissimo con Colombo il cui destro a botta sicura viene respinto sulla linea da Sambia. Prima dell'intervallo Ochoa ci mette i guantoni su una bordata di Blin al termine dell'ennesima azione avvolgente dei padroni di casa (38').



Nella ripresa Baroni si gioca la carta Di Francesco ed il Lecce alza maggiormente il ritmo. Nicola risponde dando ossigeno al centrocampo con l'inserimento di Nicolussi Caviglia al posto di Bohinen in cabina di regia e l'esordio di Crnigoj da mezzala la Salernitana amministra bene il vantaggio e sfiora anche il tris. I granata - scortati a Lecce da oltre mille supporter - gestiscono bene il possesso palla e stroncano sul nascere le velleità di rimonta dei padroni di casa. Finisce così con la squadra che raccoglie gli applausi dei mille tifosi e restituisce lanciando maglie nel settore ospiti.
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Il Mattino