Napoli-Milan 30 anni dopo, tornano le emozioni da scudetto

Napoli-Milan 30 anni dopo, tornano le emozioni da scudetto
La suggestione è forte. Rieccoli, il Napoli contro il Milan per lo scudetto 2022. Due punti di distanza in classifica, gli azzurri a punteggio pieno e subito dopo i...

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La suggestione è forte. Rieccoli, il Napoli contro il Milan per lo scudetto 2022. Due punti di distanza in classifica, gli azzurri a punteggio pieno e subito dopo i rossoneri di Pioli che avevano comandato in serie A per un lungo periodo della scorsa stagione, prima del vincente sorpasso dell'Inter di Conte.

Rieccoli. Come negli anni Ottanta, poi la crisi finanziaria e tecnica del Napoli ha impedito che il confronto fosse decisivo per l'assegnazione dello scudetto. L'ultima fiammata azzurra poco più di dieci anni fa, era il 28 febbraio 2011 quando la squadra di Mazzarri si presentò al Meazza con uno svantaggio di soli 3 punti rispetto al Milan. Che aveva già Ibrahimovic e vinse per 3-0. Le sfide vere, alla pari, sono state altre, quelle con Diego. Nel 1988, dopo il sorpasso del Primo maggio a Fuorigrotta, sorrise il Milan. Nel 1990 fu il turno del Napoli e non per la vicenda della moneta e della vittoria a tavolino a Bergamo. Galliani, Sacchi, i rossoneri di quell'epoca hanno continuato a fare male i conti: se Atalanta-Napoli fosse finita 0-0 lo scudetto sarebbe stato comunque di Maradona. Quindi, perché ancora tanti veleni? 

Maradona, già. Non sazio del grande gioco di Sacchi e del trio olandese, Berlusconi avrebbe voluto anche Diego nel Milan. Lo corteggiò a lungo, invitando nei suoi uffici Coppola, il procuratore del capitano del Napoli. Tutto e di più gli avrebbe concesso il Dottore se avesse accettato la proposta, anche una Rolls Royce e una lussuosa casa zona San Babila. E quello, oltre ai milioni di dollari, era un argomento che interessava a Maradona e alla sua famiglia, che si sentivano quasi prigionieri nell'appartamento di via Scipione Capece. Ma Diego fece sapere a Berlusconi: «Non posso lasciare Napoli, tradirei quella gente». E la stessa risposta avrebbe dato ad Agnelli.

Rieccoli. Il Napoli di Spalletti forte e brillante, trascinato da Insigne e dal trio africano Koulibaly-Anguissa-Osimhen al vertice della classifica. Il Milan di Pioli che ha fatto un ottimo mix tra esperienza e gioventù e non ha avvertito, almeno per ora, il peso dell'addio di Donnarumma e dell'assenza di Ibrahimovic. Ci sarà da divertirsi, e tanto, nelle prossime settimane, aspettando il confronto diretto del 18 dicembre al Meazza: Milan contro Napoli per il primato, non vediamo l'ora.

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Il Mattino