Calciomercato Salernitana, tesori granata a caro prezzo da Mazzocchi a Daniliuc

Il club vuole trattenere Ochoa ma c'è il pressing del Real Madrid

Pasquale Mazzocchi difensore della Salernitana
Avviso agli acquirenti, ai procuratori, ai corteggiatori dei calciatori-pepite granata: la Salernitana sarà bottega cara. Qualcuno ha già sondato ma il club del...

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Avviso agli acquirenti, ai procuratori, ai corteggiatori dei calciatori-pepite granata: la Salernitana sarà bottega cara. Qualcuno ha già sondato ma il club del cavalluccio marino ha stroncato sul nascere ogni flirt. Attendere, prego, se ne riparlerà a maggio inoltrato: adesso c'è la salvezza in ballo e domani - questa deve essere la garanzia, motivo d'orgoglio per i tifosi - alcuni petali si staccheranno dalla rosa solo se ci sarà una congrua offerta, altrimenti la Salernitana non se ne priverà e soprattutto non li svenderà. Non c'è fretta e soprattutto non se ne avverte l'esigenza: per fare vedere cammello la Salernitana chiederà parecchia moneta, perché adesso è la piccola che studia da grande, che vuole fare strada nel calcio e che toglie un pezzettino dal mosaico, non tutte le tessere.

Per Memo Ochoa c'è stato un interessamento spagnolo, pure del Real Madrid per allungare la prossima panchina. Il sondaggio sarebbe stato effettuato attraverso intermediari e non direttamente con la Salernitana e la sua direzione sportiva. Patron Iervolino, in ogni caso, non ha alcuna intenzione di farlo partire. Memo avrà pure 36 anni ma è bravo e ha la propria incidenza nel processo di internazionalizzazione del brand, per il posizionamento nel mercato centro americano e per il prossimo Mondiale al quale desidera ardentemente partecipare. Più se ne parla, più resta a Salerno un giocatore con questo valore aggiunto e più è contenta la Salernitana. Insieme ad alcuni vecchietti terribili faranno parte del prossimo puzzle diversi giovani di qualità che potrebbero fare "un altro giro" prima di spiccare definitivamente il volo verso la patrimonializzazione: l'obiettivo è trattenere chi ha meno di 25 anni, chi ha margine di crescita. Pirola può essere riscattato versando 5 milioni di euro all'Inter.

C'è un punto interrogativo: è Daniliuc. La Salernitana ha acquisito il suo cartellino dal Nizza pagando, anzi preventivando una spesa di 5 milioni di euro, da dilazionare: il primo milione è già andato via, in estate verrà versato un altro spezzone e poi altre quote annuali fino a saldare la spesa. Lo stipendio è di 1 milione di euro tra ingaggio e bonus. Il calciatore vale e la scorsa estate è stato complicato già sottrarlo al mercato italiano di livello medio alto: sull'austriaco c'erano il Torino e il Bologna in particolare. Il contratto scadrà a giugno 2026, c'è un'opzione per prolungarlo di un'annualità e c'è una clausola rescissoria, se il bravo Flavius volesse anticipare la partenza. In Serie A è di 15 milioni di euro. Non c'è fretta, non c'è necessità ma è probabile che proprio una quindicina di milioni potrebbe essere l'offerta seria e congrua per mettere tutti d'accordo e spingere la Salernitana a fare un sacrificio per la difesa.

Poi Dia. È il Re Mida, è il giocatore per il quale De Sanctis - parole sue - aveva fatto l'abbonamento in un albergo spagnolo, è il cannoniere al quale la Salernitana si è legata mani e piedi per affrontare le curve salvezza, è il centravanti trasversale alle due gestioni tecniche. Il club granata spenderà 12 milioni di euro per il riscatto. Su di lui non c'è solo la Premier League, perché è apprezzato anche dal Sassuolo. La Salernitana sospende tutto e dà priorità alla salvezza ma è chiaro che prende nota. Farà un'asta. Al momento dice "se ne parla a maggio" ma più Boulaye segna e più ci sarà la fila per ingaggiarlo. Poi la Fiorentina è su Bohinen e (anche) l'Atalanta su Mazzocchi. C'è anche un mercato dei diesse? Un anno in più di patron Iervolino, classe 1977, domenica 26 marzo Morgan De Sanctis spegnerà 46 candeline. Ha tre anni di contratto. E senza clausole. L'estate scorsa, il 9 giugno, la proprietà spese queste parole per l'investitura: «La scelta si inserisce in un progetto più ampio all'insegna dell'innovazione e di un nuovo modo dinamico e trasversale di intendere il mondo del calcio». Il dirigente non ha perso la stima della proprietà, anzi si è rafforzata.

Sambia e Bradaric hanno avuto tempo, partite e mansioni tattiche per farsi apprezzare, su Daniliuc e Pirola il diesse ci ha sempre puntato. Ha un contratto lungo che vuol dire programmazione, ma non si è mai adagiato, anzi è animato dal feroce desiderio di chiudere al più presto i conti con la salvezza e poi continuare a costruire. Se a fine campionato sarà possibile realizzare tutto ciò, proseguire il matrimonio sarà scontato. Che cosa serve? Salvarsi. Poi servirà portare ali, pensatori, altri Dia. Paulo Sousa ha già chiesto una squadra che comandi il gioco, quindi un regista. Difficilmente potrà essere Bohinen o solo Bohinen, perché è bravo ma non spicca per velocità. Non mancheranno i giovani: Lund e Providence erano già opzionati e lo scorso gennaio hanno solo rimandato il proprio arrivo.

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Il Mattino