A che ora è la fine del mondo? Lo cantava Ligabue qualche anno fa, e il giorno X per venirlo a sapere era ieri, giovedì 23 gennaio. Dal 1947 infatti il celebre...
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Nel pomeriggio di ieri, il responso: il mondo non è mai stato così vicino alla catastrofe come in questo momento.
"E' VERA EMERGENZA" «Siamo di fronte a una vera emergenza, a uno stato inaccettabile delle cose che elimina ogni margine di errore e ogni ritardo» afferma Rachel Bronson, numero uno del Bollettino degli Scienziati Atomici. «La rivalità e l'ostilità fra le superpotenze aumenta la possibilità di un errore nucleare. Il cambiamento climatico peggiora la crisi. È il momento di muoversi» le fa eco Jerry Brown, l'ex governatore della California a co-presidente del Bollettino. Da qui l'invito ad agire e farlo in tempi brevi, perché a disposizione restano solo 100 secondi.
GLI ANNI SCORSI Nel 2019 le lancette erano rimaste ferme, dopo che nel 2018 (con i test nucleari della Corea del Nord) erano state spostate avanti di 30 secondi fino a indicare solo due minuti alla fine del mondo, il tempo più risicato mai segnato dal 1953, in piena Guerra Fredda. Anche nel 2017 (con la presidenza di Trump e le insidie degli hacker russi) le lancette erano avanzate di 30 secondi, passando da tre a due minuti e mezzo alla mezzanotte. Insieme agli scienziati hanno partecipato anche l'ex segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, e l'ex Alto commissario Onu per i diritti umani, Mary Robinson. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino