Alla ricerca del tempo immaginario

Avellino tra le cinque città italiane del cinema quebecchese

Alla ricerca del tempo immaginario
di Massimo Roca
Martedì 7 Marzo 2023, 09:36
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Cosa potranno mai avere in comune il Canada, 11 film ed un cinema di Avellino? Eppure nel ricco programma odierno del Partenio di via Verdi c'è anche una prima volta assoluta, quella delle Giornate del cinema quebecchese in Italia.
Stasera (alle 20.30, 4 euro) in collaborazione con Zia Lidia Social Club e Kinetta, verrà proiettato uno degli 11 lavori presenti in rassegna: Viking di Stéphane Lafleur. Sono cinque le città coinvolte nelle ventesima edizione del festival per 7 visioni. Oltre ad Avellino, anche Milano, Bologna, Torino e Napoli. Il titolo scelto è Destini paralleli. Si tratta di un viaggio attraverso 11 opere di finzione e di genere documentario, con tre lungometraggi e otto corti non ancora distribuiti in Italia.

Un programma di ampio respiro che «ci porta a riconoscere i destini paralleli e a identificarci nelle storie dei protagonisti.

Il tempo del cinema è un tempo immaginario e, dentro a quel suo ritmo scomposto, si generano i destini che immaginiamo paralleli alle nostre identità»,dice il direttore artistico Joe Balass, che questa sera sarà ospite ad Avellino.

Viking, diretto dal film maker e musicista Stéphane Lafleur, è stato presentato all'ultimo Toronto International Film Festival, dove ha ottenuto una menzione speciale della giuria. È un insolito film di fantascienza, in cui fantasia e finzione passano in secondo piano rispetto ai misteri della psiche umana. Stéphane Lafleur, già autore di Continental, En terrains connus e di Tu dors Nicole, firma una commedia drammatica con protagonisti cinque volontari reclutati da un centro spaziale per formare una squadra sulla Terra che si occupi a distanza dei problemi interpersonali di cinque astronauti in missione su Marte.
Il merito di aver portato il festival nell'entroterra campano è tutto di Chiara Rigione con la sua associazione Kinetta, prima a Benevento nel 2019, e poi, in collaborazione con lo Zia Lidia, anche al Circolo della Stampa.

«È iniziato tutto quattro anni fa spiega Rigione. All'epoca la nostra associazione aveva ancora lo Spazio Labus a Benevento. Fui sorpresa di ricevere la telefonata di Joe Balass dal Canada. Riuscimmo ad organizzare tre serate e ci fu anche la sua presenza in un'edizione che vide coinvolte diverse città. Fu un successo tanto che entrai nel loro team di lavoro. Avevamo programmato l'edizione 2020, ma ecco il lockdown dopo le prime due serate a Torino. Recuperammo solo ad ottobre con un format on line che poi ci ha accompagnato l'anno successivo. Lo scorso anno abbiamo ripreso gli incontri in presenza. È stata la prima volta ad Avellino».

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Stasera al Partenio, insieme a Joe Balass, ci sarà anche Miryam Charles, regista di Cette Maison che sarà proiettato domani sera al cinema Academy Astra a Napoli. Si chiuderà con la serata finale di giovedì all'ex Asilo Filangieri di Napoli con alcuni corti ed un dibattito sulla produzione cinematografica in Quebec. «È una possibilità pressoché unica per poter apprezzare questi film. Non si trovano sulla piattaforme, né tantomeno in sala. Il film di stasera rientra in un cartellone, quello dello Zia Lidia Social Club, ricchissimo di eventi. È un film godibile ed a tratti anche comico».
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano curati dallo stesso Festival. I cortometraggi sono disponibili gratis sulla piattaforma OpenDDB dalla mezzanotte di venerdì 3 al 9 marzo incluso(https://festival.openddb.it/journees-du-cinema-quebecois-2023/). Per il programma completo consultare il sito www.cinemaquebecitalia.com.
 

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