«Una situazione intollerabile. È finito il tempo delle discussioni e dei confronti che non producono nulla di buono. C'è necessità di cambiare strategia, di coinvolgere classe dirigente, associazioni e opinione pubblica. Magari anche attraverso mobilitazioni pubbliche. In discussione è la salute dei cittadini». Il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, ha convocato, pertanto, per oggi, alle ore 17, presso il Palazzetto dello Sport, i sindaci dell'Area Vasta, i vertici dell'Asl, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali. Da quando è arrivata la notizia della chiusura temporanea di Pediatria e del punto nascite dell'ospedale Frangipane sta avviando una serie di consultazioni per rilanciare la vertenza ospedale. Non accetta che possa chiudere Pediatria e il punto nascite per carenza di personale. Non si può arrivare ad un provvedimento del genere.
«Non basteranno più consigli Comunali monotematici- sostiene- o incontri istituzionali. Come già detto, vi era un tempo per le interlocuzioni, nella speranza che alle tante rassicurazioni seguissero atti concreti. Il tempo è scaduto e non mi sottrarrò, come d'altronde ho sempre fatto, a ciò che è necessario compiere. Sembra che si assista sempre alla stessa litania, con le solite rassicurazioni a cui non fanno seguito i fatti. Siamo delusi e amareggiati. C'è qualcuno che risponde concretamente per quanto accade presso l'ospedale arianese?». Cosa fare dunque? «Ora è doveroso - riprende Franza - che chi di competenza adotti gli opportuni provvedimenti per l'immediata riapertura del reparto, scongiurare la chiusura di altri reparti, e individuare i responsabili di tali intollerabili inefficienze. In attesa di determinazioni in merito da parte della direzione strategica dell'Asl, chiederò, anche al governatore De Luca di adottare i necessari provvedimenti e un incontro nel quale si chiarisca una volta per tutte quale debba essere il destino del nostro Ospedale». Per Franza da tempo si passa da una promessa all'altra. Prima a quella di ripristinare i reparti soppressi o accorpati durante l'emergenza sanitaria da Covid 19; poi a quella del ripristino dell'attività ambulatoriale e quindi al ritorno alla normalità anche per Cardiologia, Neurologia, Medicina trasfusionale e altro. Per non parlare dei tanti annunci per i reparti previsti per il Dea di primo livello e la radioterapia. Ma se si fa un esame approfondito della situazione, come evidenzia anche il vice sindaco Carmine Grasso, c'è solo da essere preoccupati.