Atripalda, truffa lo sposino che cerca casa, agente immobiliare condannato

L'intermediatore si era intascato la caparra nascondendo le due ipoteche sull'immobile in vendita

Atripalda, truffa lo sposino che cerca casa, agente immobiliare condannato
Sabato 30 Marzo 2024, 09:24
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Vuole sposarsi e decide di acquistare casa ad Atripalda. Si accorda con un immobiliarista di Montella per un appartamento con tanto di garage. Versa una caparra di ventimila euro, ma poi scopre che l'immobiliarista gli aveva nascosto due ipoteche sull'immobile e gli aveva fornito una polizza fidejussoria a garanzia inesistente. Chiede così che il denaro gli venga restituito, ma il venditore fa perdere le proprie tracce. Dopo sette anni, ha avuto giustizia.

Assistito dal suo avvocato Ennio Napolillo è riuscito a fare valere le proprie ragioni. L'immobiliarista, un 52enne di Montella, è stato condannato al termine del processo a un anno e otto mesi di reclusione, oltre a una multa di 800 euro e al pagamento delle spese processuali. Il giudice Fabrizio Ciccone ha concesso al 52enne il beneficio della sospensione della pena. Beneficio che però è condizionato al pagamento di una provvisionale a titolo di risarcimento alla vittima del raggiro che si è costituita parte civile.

Dovrà farlo entro novanta giorni per ottenere la sospensione della condanna. La vittima si è costituita parte civile. Ora potrà tirare un sospiro di sollievo dopo sette anni di attesa.

Il sogno di prendere casa prima di sposarsi era svanito a causa dell'immobiliarista di Montella, come riconosciuto dal giudice del Tribunale di Avellino. Ha avuto giustizia e potrà essere risarcito per i danni subiti per quanto accaduto. A sostenere la pubblica accusa, il viceprocuratore onorario Isabella De Asmundis. Le ragioni della vittima sono state evidenziate dall'avvocato Ennio Napolillo, che ha sottolineato anche la situazione morale del proprio assistito in seguito a tale vicenda. Quella casa che voleva acquistare in un complesso edilizio ad Atripalda era gravata da due ipoteche.

Gravami che, come stabilito dalla sentenza del Tribunale di Avellino, erano stati nascosti dal venditore all'acquirente. Quest'ultimo, dopo un po', ha scoperto tutto. Una doccia fredda, quando già immaginava di abitare in quell'immobile. Dopo il danno la beffa per il fatto che l'immobiliarista aveva fatto perdere le proprie tracce per non restituire il denaro versato come caparra. Ora il 52enne è obbligato a ridare tutto indietro.
 

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